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Elezioni regionali, vittoria del partito degli astensionisti radunati sul divano

Gli astensionisti hanno vinto le elezioni regionali registrando una svolta elettorale inaspettata. Bonaccini festeggia con l'amaro di 700 mila elettori in meno dalle europee, lasciando alla Lega l'onore di stappare la bottiglia della soddisfazione

C'erano una volta gli elettori, le auto parcheggiate a tre isolati dal luogo di voto e le file davanti ai seggi. Ieri i parcheggi erano vuoti, le cabine senza code e gli scrutatori superavano in numero i votanti. Renzi ha twittato "2-0 per noi", in realtà se l'astensionismo avesse un account twitter quella frase l'avrebbe scritta lui. Bonaccini guarda ora alla sua medaglia d'oro sentendo in bocca un gusto amaro provenire da quei 700 mila elettori che alle europee avevano votato PD e che ora gli dicono: "Bye bye"

MALE 5 STELLE E CENTRODESTRA. L'entropia dei voti è in aumento. Altra disfatta è quella della Gibertoni, che alle europee non era arrivata a Bruxelles per un pugno di voti ed ora vede i 5 Stelle perdere 280 mila elettori. Non hanno nulla da festeggiare neanche gli azzurri di Forza Italia che perdono 170.000 voti, e neppure i loro fratellini più piccoli, cioè Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale e Nuovo CentroDestra che perdono due elettori su tre. 

LA LEGA CHE AVANZA MA SOLO IN CASA. Sarà l'auto di Salvini, sarà l'antieuropeismo dilagante, ma la Lega Nord sembra essere l'unica a festeggiare davvero vedendo arrivare 115 mila elettori in più rispetto alle europee. Una svolta leghista sicuramente storica, ma che non giustifica dove sono andati i voti dispersi: se mettiamo che la Lega è stata votata dagli ex elettori Fdi-An e da alcuni di Forza Italia delle europee, rimangono comunque fuori da questo calcolo più di 1 milione e 100 mila elettori. Cioè metà degli elettori delle europee non ha votato qualcos'altro, ma ha deciso di stare a casa e di non votare. 

DOVE SONO FINITI QUINDI QUESTI VOTI? Chi ha vinto queste elezioni in realtà è stato scelto da un elettore su cinque e chi è all'opposizione da un altro elettore su cinque. Se consideriamo che neppure il disegno di legge più semplice dal punto di vista giuridico potrebbe essere votato in Parlamento se non c'è il numero minimo, cioè la metà più uno dei parlamentari, noi cosa dovremmo dire che meno del 40% è andato a votare? Nessun commento, faccio solo i complimenti al vero vincitore, il partito degli astensionisti. 

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