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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica San Cesario sul Panaro / Via Giuseppe Verdi

Emiliana Rottami, la Provincia promette un generico miglioramento della situazione

Le montagne di vetro dell’Emiliana Rottami accumulatesi a San Cesario sul Panaro rimarranno al loro posto, anche se la ditta e l’assessore provinciale all’ambiente Stefano Vaccari promettono che presto “qualcosa si farà”

Cumuli di vetro, lucenti montagne di rifiuti che brillano nella zona industriale di San Cesario: ecco dove vanno a finire le bottiglie che diligentemente la maggior parte di noi destina alle invitanti campane verdi sparse un po’ ovunque in città. Ma i residenti di San Cesario non amano troppo queste ridenti colline artificiali, che inquinano l’aria con le polveri che si sollevano dai detriti e causano problemi alle vie respiratorie.

Per questa ragione è da oltre dieci anni che cittadini, Legambiente ed enti locali (forse senza troppa convinzione) cercano una soluzione per liberarsi di tutto questo vetro che si accumula inesorabile. È notizia di oggi che uno dei due stabilimenti dell’Emiliana Rottami, quello di via Bonvino, dopo il 31 luglio potrà essere utilizzato solo per lo stoccaggio di materie prime, attività regolata dalle disposizioni urbanistiche e sanitarie disposte dal Comune, mentre l’impianto di via Verdi continuerà a trattare i rifiuti di vetro secondo le prescrizioni di carattere gestionale e strutturale previste dall’autorizzazione, valida dieci anni a partire dall’ottobre 2011.

Tra le prescrizioni strutturali figurano la realizzazione di barriere rigide alte più di cinque metri su tre lati dell’impianto; mentre tra quelle gestionali, già valide, è previsto il limite massimo dell’altezza dei cumuli a 7,5 metri per i materiali più grossolani, mentre per quelli più sottili le altezze dovranno essere inferiori alle barriere di protezione, inoltre è stato deciso l’obbligo di tenerli bagnati per evitare la dispersione di polveri e la costante pulizia del viabilità di servizio nell’impianto.

Se queste misure non dovessero essere rispettate, comune e provincia si impegneranno per la sospensione delle attività dell’Emiliana Rottami, che dal canto suo si è assunta un’ennesima volta l’impegno di chiudere lo stabilimento di via Verdi e di smaltire entro fine mese 70 tonnellate di rifiuti, quelle stesse 70 per le quali era stata avviata la procedura d’infrazione da parte della Commissione Europea.

Stefano Vaccari, assessore provinciale all’Ambiente, promette che queste misure miglioreranno la situazione, e assicura che esiste un piano di intervento che si sta concretizzando di concerto con gli enti locali: ma di impegni specifici da parte delle istituzioni per ora non se ne vedono, sarà che nessuno ha voglia di occuparsi del vetro?

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