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Politica Concordia sulla Secchia

Epifani visita la Bassa e promuove la Cispadana: "Autostrada intelligente”

Ieri giornata concordiese per il segretario Pd, che parla a 360 gradi di terremoto, ricostruzione, deposito di Rivara e Cispadana. Frattura a sinistra, Rifondazione: "É una bretella stupida"

“Nelle zone colpite dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012 si respira la voglia di reagire e di tornare presto alla normalità anche se c'è ancora tanto da fare”. Lo ha detto – come riporta l'agenzia Dire – il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, in visita a Concordia sulla Secchia, uno dei comuni più colpiti in provincia di Modena. Nel corso della giornata gli interventi di Epifani hanno spaziato su più fronti. Innanzitutto la ricostruzione, per la quale si è detto fiducioso, ma anche la “no tax area”, già però bocciata dai suoi a Roma e la problematica detassazione dei rimborsi assicurativi.

Ma a far discutere sono soprattutto le dichiarazioni su due importanti progetti che coinvolgono la bassa modenese, non collegati al sisma. “La Cispadana è una autostrada intelligente, mentre per la nota questione del deposito gas Rivara e stata definitivamente archiviata dal sisma”, ha detto Guglielmo Epifani. Ma l'uscita sulla Cispadana ha fatto drizzare le orecchie a molti, come prevedibile, viste le aspre polemiche che si susseguono da anni sull'opportunità e sul tracciato della bretella autostradale. Ma Epifani non ha dubbi: “É un'opera che può favorire il lavoro in queste zone e collegare due parti diverse della regione tagliando fuori il traffico della zona di Bologna”, ha spiegato.

Non si è fatta attendere molto la replica della sinistra più radicale. Rifondazione comunista, riaprendo una frattura ormai apparentemente insanabile con la sinistra del Pd, ha risposto per le rime: “La cispadana è una bretella stupida – hanno dichiarato i segretari regionali e provinciali Mainardi e Lugli - non solo  infatti congestionerà ulteriormente una zona già piuttosto penalizzata sul fronte viabilistico e ambientale, ma non porterà alcun vantaggio al tessuto economico e produttivo locale, colpito brutalmente appunto dal terremoto. Tutte le risorse andrebbero concentrate nella ricostruzione – conclude Rifondazione – non in opere che riproducono un'idea vecchia di sviluppo e di viabilità”.

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