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Politica Finale Emilia

Ricostruzione, Errani: "L'Emilia tornerà più forte di prima"

Il presidente della Regione traccia un primo bilancio a sei mesi dalle scosse: "Dalla tragedia usciremo più forti". Annunciate nuove ordinanze per finanziare la ricostruzione

“Finita la ricostruzione, ci presenteremo al mondo meglio di prima. Da una grande tragedia, un occasione per una grande qualificazione dal punto di vista sismico, ambientale, energetico, della ricerca, della produzione e del lavoro”. Sono le parole di Vasco Errani, presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario delegato alla ricostruzione. Sono parole piene di entusiasmo e ottimismo che arrivano a 6 mesi dal sisma ad un primo completo bilancio degli interventi realizzati.

I danni del sisma sono stati stimati (relazione inviata alla Commissione Ue) in 13 miliardi e 273 milioni di euro. In Emilia-Romagna la stima è di 12 miliardi e 202 milioni di euro: 676 milioni per i provvedimenti di emergenza; 3 miliardi e 285 milioni di danni all’edilizia residenziale; 5 miliardi e 237 milioni di danni alle attività produttive; 2 miliardi e 75 milioni di danni ai beni storico-culturali e agli edifici religiosi; la quota restante è suddivisa fra edifici e servizi pubblici e infrastrutture. Ottime le prospettive di Errani che ieri pomeriggio ha incontrato a Bologna i sindaci dei comuni colpiti dal terremoto.

Con lui anche il sottosegretario alla Presidenza della Regione Alfredo Bertelli, gli assessori regionali Paola Gazzolo (Protezione civile), Alfredo Peri (Programmazione territoriale) e Gian Carlo Muzzarelli (Attività produttive). Il sisma ha colpito una delle aree produttive più importanti del paese: si ricorda infatti che questa zona, estremamente vasta, presenta una elevatissima concentrazione di unità produttive agricole, agroalimentari, industriali ed artigianali, con la presenza di distretti produttivi (come il biomedicale, solo per fare l’esempio più noto) di rilevanza internazionale (l’area produce 19.6 miliardi di euro di valore aggiunto nel 2011 e genera 12.2 miliardi di euro di esportazioni). Sono quasi 66 mila unità locali e 270 mila addetti nei settori dell’industria e del terziario, pari rispettivamente al 15,6% ed il 15,9% dei valori totali dell’Emilia-Romagna.

Le aziende coinvolte sono diverse migliaia per un valore complessivo del danno stimato di 2,7 miliardi di euro. A causa del terremoto hanno dovuto fare ricorso alla cassa integrazione oltre 40 mila lavoratori per 3.748 unità produttive a causa della sospensione dell’attività della propria azienda. L’ampiezza dell’area colpita dal sisma e l’importanza delle attività economiche non può che riflettersi sull’entità dei danni. Occorre accelerare la ricostruzione, commenta Errani, che ha anche annunciato l’uscita di 21 milioni di euro per 9692 famiglie che stanno utilizzando il Cas, contributo per l’autonoma sistemazione. E ancora “nei prossimi giorni, spiega Errani, sarà emanata un’ordinanza per l’assegnazione dei contributi per edifici e unità immobiliari a uso abitativo che hanno subito gravi danni”Tra le prossime ordinanze anche quella relativa all’assegnazione dei prefabbricati abitativi rimovibili sia per gli ambiti urbani (poco meno di 800) che rurali (circa 170).




 
 

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