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Andrea e Senad liberi, Prc: "Abolre la Bossi-Fini e chiudere i Cie"

La federazione modenese di Rifondazione ha espresso le sue felicitazioni per la liberazione dei due fratelli rinchiusi al Cie: "Ringraziamo tutti coloro che si sono attivati in questa battaglia"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Siamo molto felici per la liberazione di Andrea e Senad e ringraziamo tutti coloro che si sono attivati in questa battaglia perché, anche grazie a loro, siamo di fronte ad una sentenza storica che stabilisce per la prima volta che chi è nato in Italia ma non ha la cittadinanza non può essere rinchiuso dentro un Cie, ovvero dentro un carcere per migranti. Una sentenza storica che confidiamo acceleri la riforma della legge sulla cittadinanza per il riconoscimento dello ius soli, l’assegnazione della cittadinanza italiana a tutti coloro che nascono sul suolo italiano.

La assurda vicenda di Andrea e Senad, nati e cresciuti a Sassuolo, ma privati della libertà personale
perché senza permesso di soggiorno, non è solo un errore burocratico, ma è la conseguenza del razzismo istituzionale del nostro Paese che non riconosce la piena cittadinanza a tutte a tutti.

Proprio per questo, come facciamo da sempre, richiediamo l’abolizione della legge Bossi-Fini, l'immediata chiusura dei CIE e la liberazione per tutti i detenuti di queste aberranti strutture generate dalla violenza di politiche razziste e luoghi di elusione dei diritti fondamentali. Per quanto ci riguarda nessuna politica di accoglienza e inclusione può prescindere dall'abolizione di questi centri di negazione della democrazia.

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