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Vertice in Regione sui Punti nascita, Galli (FI) protesta e arrivano i Carabinieri

L'iniziativa elettorale del consigliere modenese viene notata dal presidente dell'Assemlea Legislativa Draghetti che chiama le forze dell'ordine per contestare la sosta del camion-vela

Doveva mettere in imbarazzo il governatore uscente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, ritratto con tanto di naso da pinocchio, sui punti nascita. E invece a ritrovarsi con qualche problema è lo stesso consigliere regionale di Forza Italia, Andrea Galli, che aveva organizzato la protesta. Accade questo pomeriggio davanti alla sede della Regione, in viale Aldo Moro a Bologna. 

Ai piani alti è in corso il summit tra Bonaccini, il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa e i sindaci coinvolti dalla chiusura dei punti nascita. In strada, invece, si presenta Galli che, insieme ad alcuni collaboratori, parcheggia un camion-vela proprio di fronte all'ingresso della Regione, esponendo un manifesto che recita: "punti nascita, la verità. Due anni fa la priorità per Bonaccini del Pd era chiuderli. Ora in cerca di voti promette la riapertura. Bonaccini basta bugie". Il tutto è condito con un primo piano di Bonaccini col naso da pinocchio, di fianco alla foto dello stesso Galli col dito puntato a mo' di inquisitore. 

L'azzurro ha in mano anche alcuni volantini da distribuire e uno, dice, lo ha consegnato di persona anche allo stesso presidente della Regione al suo arrivo. Se non che, dopo qualche decina di minuti, proprio mentre si sta svolgendo il vertice, sul posto arrivano due auto dei Carabinieri, accompagnati da due soldati, a cui si aggiungono poco dopo anche due agenti della Digos. I militari chiedono i dati di Galli e dei suoi collaboratori ma, assicura il forzista, "non mi hanno fatto la multa". 

A chiamare le Forze dell'ordine, a quanto si apprende, sarebbe stato il direttore generale dell'Assemblea legislativa, Leonardo Draghetti. Il camion-vela, infatti, non potrebbe stare parcheggiato davanti all'ingresso della Regione, per due motivi. Prima di tutto, si spiega in viale Aldo Moro, è occupazione di suolo pubblico per cui serve un'autorizzazione. E in secondo luogo, proprio perchè rientra nella fattispecie della 'pubblicità in movimento', non può restare fermo. Galli però non demorde: "Se Bonaccini sposta la sua auto con il logo della campagna elettorale (parcheggiata anch'essa davanti alla Regione, ndr) allora io sposto il mio camion". 

E così in effetti accade. Il vertice di Bonaccini coi sindaci dura circa un'ora e mezza e all'uscita del presidente, che prende la macchina per andare al comizio finale a Modena, anche Galli sposta finalmente il camion.

(DIRE)

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