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Giovanardi contro il film su Stefano Cucchi: "Carabinieri sempre colpevoli anche se assolti"

Il senatore modenese critico nei confronti del messaggio che emerge dal film presentato ieri nella sezione "Orizzonti" della Mostra del Cinema di Venezia

"Dall' apertura del Festival del Cinema di Venezia, tramite un film finanziato con 600 mila Euro dallo Stato, parte questo messaggio: carabinieri ed agenti di polizia quando vengono condannati sono colpevoli, quando vengono assolti sono colpevoli lo stesso". Lo ha dichiarato il senatore Carlo Giovanardi, in riferimento alla pellicola "Sulla mia pelle", presentata ieri in Laguna, che ripercorre la delicata vicenda di Stefano Cucchi, che negli anni ha visto il senatore modenese in prima linea nel difendere l'operato delle forze dell'ordine.

Giovanardi riprende le parole dell'attore protagonista del film, Alessandro Borghi (in foto), che in un'intervista ha dichiarato: "Lo Stato diventa complice di un delitto  nel momento in cui smette di cercare la verità. Vale per Cucchi, Aldrovandi, Uva ma anche per Giulio Regeni". Per il decano della politica modenese il film trasmette dunque un messaggio sbagliato: "Borghi dovrebbe sapere che i poliziotti e i carabinieri del caso Uva sono stati assolti in primo grado e in appello dalle false accuse avanzate nei loro confronti e nel caso Cucchi gli agenti di polizia penitenziaria, contro i quali la famiglia Cucchi si era costituita parte civile sino in Cassazione sostenendone la colpevolezza, sono stati assolti in via definitiva, mentre per i carabinieri siamo all'inizio del processo di primo grado".

"Ribadisco ancora una volta che i processi si devono fare nelle Aule di Giustizia e le sentenze si rispettano, mentre è ignobile che Servitori dello Stato e i loro famigliari, che hanno subito innocenti anni ed anni di calvario giudiziario, si ritrovino ancora vittime di  campagne di odio nei loro confronti", chiosa Giovanardi.

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