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Ponte Alto, la Festa Pd funziona ancora e incassa due milioni e mezzo

Dopo 24 giorni di attività si è chiusa la Festa de l'Unità provinciale. Il primo bilancio è più che positivo per gli organizzatori e l'incasso si assesta sulle stesse cifre degli anni precedenti. Media di 1.500 volontari al lavoro ogni giorno, 103mila i coperti

Panem et circences non sbaglia mai, neppure in tempo di crisi. Nonostante le difficoltà economiche delle famiglie e un diffuso sentimento di diffidenza nei confronti della politica, la Festa provinciale organizzata dal Pd modenese nell’area di Ponte Alto, tornatasi a chiamare da quest’anno “de l’Unità”, si conferma un appuntamento di successo. La Festa ha chiuso i battenti lunedì 22 settembre dopo ben 24 giorni di attività: mentre i volontari sono al lavoro per smontare tensostrutture e cucine, si può già cominciare a tracciare un primo bilancio.

“Si tratta di un bilancio più che positivo – conferma il segretario provinciale del Pd Lucia Bursi - La Festa de l'Unità provinciale di Modena ha fatto vivere a migliaia di persone serate di politica, di convivialità, di buon cibo, spettacoli e bella musica. Di sport e ballo, di cultura e partecipazione. Il primo grazie va naturalmente alle migliaia di volontari che hanno reso possibile tutto questo. Il risultato raggiunto è il frutto del lavoro di tante donne e tanti uomini, di una comunità politica che non si è mai sottratta all'impegno tangibile e concreto. Una comunità capace di testimoniare i propri valori con le proprie azioni”.

Alla Festa hanno lavorato mediamente 1.500 volontari ogni giorno, con picchi di 2mila persone nei fine settimana. Il tempo incerto di questa estate, ma soprattutto la minore disponibilità finanziaria delle famiglie hanno pesato sul risultato economico finale, ma l’incasso complessivo lordo ha comunque raggiunto la cifra di 2 milioni e 475mila euro, superiore a quanto preventivato alla vigilia, anche se inferiore rispetto al 2013 (di appena 125mila euro), anno risultato record per gli incassi.

Le presenze alla Festa sono stimate nell’ordine delle centinaia di migliaia di persone. I dodici ristoranti gestiti dai volontari, da soli, hanno messo a tavola ben 103mila persone. Le preferenze sono andate in maniera più spiccata verso un tipo di cibo più economico e veloce, com’è ormai la tendenza di questi anni. Sono stati, infatti, serviti 24.897 pizze, 22.488 tigelle e 12.190 pezzi di gnocco fritto. Ma anche il cibo più elaborato è riuscito a intercettare i gusti dei visitatori della Festa: in 4.509 hanno optato per le crespelle, 4.222 hanno preferito il fritto misto di mare, mentre paella (2.545 porzioni) e fiorentine (2.313 bistecche) hanno raccolto un numero similare di estimatori. Il tutto innaffiato con qualcosa come 22.200 litri di birra (equivalgono a quasi 56mila boccali) e 70mila tazzine di caffè.

“E’ stata davvero una grande Festa – commenta soddisfatto Leonardo Pastore, responsabile Feste nella segretaria provinciale del Pd – Il Pd è ormai l’unico partito ad essere ancora capace di mobilitare il lavoro e le energie di così tante persone, che hanno sottratto ore al sonno, alla vita privata e alle famiglie per mettere le loro serate al servizio di un’ideale. A loro va tutto il nostro più sentito ringraziamento”. 

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