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Politica

Ponte Alto, la Festa de l’Unità cresce e incassa 1,6 milioni

Almeno 200mila visitatori, oltre 55mila persone ai concerti dell’Arena sul lago. Soddisfazione per il Partito Democratico

"Una Festa molto partecipata, spettacoli molto apprezzati, iniziative politiche e culturali che hanno raccolto l’interesse di un pubblico variegato". Per il Partito Democratico chiude decisamente in positivo l’edizione 2019 della Festa provinciale de l’Unità di Modena Casa Emilia tenutasi, dal 23 agosto al 18 settembre, nell’area di Ponte Alto.

Si tratta di dati che dovranno trovare conferme e soprattutto dovranno essere depurati delle spese, ma da un primo sommario rendiconto la Festa chiude con un incasso lordo complessivo che supera il milione e 600mila euro (quasi il 20% in più rispetto all’anno passato). Stando agli incassi dei parcheggi e alle presenze sulle navette di collegamento con il centro città, la Festa, in 24 giorni di attività, è stata visitata da almeno 200mila persone. Oltre 55mila coloro che hanno seguito concerti e spettacoli all’Arena sul lago. Un sistema di attività e proposte complesso che ha richiesto il lavoro di centinaia di persone: fino a 800 i volontari impegnati alla Festa nei fine settimana.

In attesa dei dati definitivi, si registra comunque un leggero ma significativo aumento rispetto allo scorso anno, quando l'incasso lordo era stato di 1,4 milioni. Una cifra molto significativa, specialmente in relazione al bilancio del Pd modenese, che conta sulla Festa per risolvere parte delle sue difficoltà.

“La Festa de l’Unità “Casa Emilia” – spiega il segretario provinciale Pd Davide Fava – è stata progettata in un contesto politico completamente diverso da quello in cui poi si è realizzata. Abbiamo avuto l’opportunità di condividere la caduta del governo gialloverde e il dibattito che ha portato alla nascita del governo Conte bis con tutta la comunità del Pd modenese. Il primo ringraziamento va naturalmente ai nostri volontari, la nostra risorsa più preziosa – continua Fava – i nostri volontari si sono dimostrati, come al solito, una comunità coesa, competente, matura, capace di una elaborazione politica serena e ragionevole. Gli stravolgimenti politici nazionali, ma anche le avverse condizioni climatiche hanno naturalmente pesato sulla quotidianità della Festa: ci sono state defezioni, rispetto al programma originario, dovute a impegni sopraggiunti dei relatori, ma anche iniziative cancellate a causa del maltempo".

"L’impegno è quello di recuperare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi gli incontri che sono stati cancellati, a cominciare da quello con il vescovo di Modena, Nonantola e Carpi Monsignor Erio Castellucci, che ci ha già rinnovato la propria disponibilità. E’ nostra intenzione anche recuperare le iniziative programmate con il segretario nazionale Zingaretti, con il neo-commissario europeo Gentiloni e con l’europarlamentare Calenda e con tutti coloro che non sono potuti venire alla nostra Festa. Un sentito ringraziamento – conclude Fava – va a tutti coloro che, a vario titolo, hanno partecipato e portato il proprio contributo per costruire una “Casa Emilia” degna di questo nome”.

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