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Inceneritore, i grillini: "Sdoganata la grey-economy del centro-sinistra"

La lista Bomporto 5 Stelle: "Poco ci rassicura il mantenimento dei valori di emissioni inquinanti sotto i valori limite di legge, che da soli bastano comunque per causare danni alla salute"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Il 6 settembre, in Consiglio Comunale a Bomporto e ieri l'altro alla conferenza dei servizi dedicata, il Centro Sinistra ha di fatto sdoganato il si per l´AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) sulla terza linea dell´inceneritore di Modena ancor prima di chiudere il PPGR, Autorizzazione chiesta dal Gestore alla Provincia, cui i comuni della cintura confinante sono chiamati ad esprimersi. Confermando i diritti acquisiti di incenerire 240.000 Ton/anno, di cui 30.000 di rifiuti speciali (attualmente in deroga, 45.000 ton/anno), e il diritto a far funzionare due linee, si autorizza Hera alla totale ricostruzione di una di esse, ex-novo, e più efficiente per un costo di 56 milioni di euro! Tanti. D’altro canto c’è la normativa Italiana che il PD dimentica spesso, (D.L. 152/06) che impone il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro fine 2012 e non al 2019 (ora siamo al 52% su base provinciale, con Modena città solo al 51%), il che comporta si impegno da parte della cittadinanza, ma anche investimenti di risorse economiche per isole ecologiche, porta a porta, educazione e sensibilizzazione, fondi che invece verranno spesi male per la ricostruzione di questa linea.

Abbiamo da sempre espresso la nostra preoccupazione per i danni alla salute comportati dall'attività dell'inceneritore, di cui abbiamo fornito prove scientifiche documentate, confutate dalla maggioranza in provincia con altri pseudo studi a sostegno della sicurezza dell'incenerimento dei rifiuti, maggioranza che però ignora sempre il concetto che "nel dubbio, vale sempre il principio di precauzione"; poco ci rassicura, dunque, il mantenimento dei valori di emissioni inquinanti sotto i valori limite di legge, che da soli non bastano a garantire l’assenza di rischio di tumori, danni alle vie respiratorie e incremento di parti prematuri, specie in una zona d'Italia come questa (la pianura), perché gli inquinanti emessi in aria poi persistono nell’ambiente, e si accumulano negli organismi viventi, oltre che nei terreni coltivati circostanti (mancano dati ufficiali di analisi dei terreni intorno all’inceneritore per verificare le percentuali di ricaduta al suolo e relativo accumulo, poichè le misurazioni vengono fatte solo in aria).

Lo stesso Sindaco (Borghi ndr) durante il consiglio ha ammesso un incremento dei valori di diossina, che ricordiamo è altamente cancerogena, pur entro i valori previsti per legge. Non meno preoccupanti sono le ceneri, residui del processo i combustione, che produce l'inceneritore insieme ai filtri sporchi, diventando rifiuti speciali da smaltire in discarica (che quindi non vengono del tutto eliminate come ci dicono). Ci sarebbero altri metodi a questa filosofia di gestione, che portano al recupero di oltre il 90% del materiale, senza potenziali rischi, meno costosi e ad impatto praticamente zero, l’abbiamo sottolineato nella nostra Mozione. Ma durante il Consiglio ci hanno "rimproverato" che non si stava parlando di Piano di Gestione di Rifiuti (PPGR), ma solo di questa AIA. E’ una scelta politica, non tecnica di gestione. Al PPGR ci arriveremo nei prossimi mesi e anche in quella sede daremo battaglia affinchè si possa dimostrare che la nuova linea è inutile se si punta veramente al riciclo e riuso. Notate anche voi qualche contraddizione da parte loro? Diverse direi. Voi che ne pensate? Scriveteci e dite la vostra.

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