Sostanze pericolose rilasciate dal bitume stradale, il M5S lancia l'allarme ecologico
Procura e Corpo Forestale indagano sui materiali utilizzati per l'asfalto "concreete green", che potrebbero rilasciare metalli pesanti nell'ambiente a seguito delle piogge. Coinvolti tratti stradali di Veneto ed Emilia-Romagna, ma si attendono le analisi
Una bomba ecologica pronta ad esplodere" minaccia il basso Veneto e l'Emilia-Romagna. L'allarme arriva dai portavoce comunali del Movimento 5 stelle di Carpi, Finale Emilia, Formigine e San Felice sul Panaro, che denunciano la presenza di metalli pesanti come fluoruro, bario, piombo, arsenico, mercurio, diossine e sostanze altamente cancerogene come il cromo esavalente, nel cemento "concrete green" usato per realizzare sottofondi stradali in diversi cantieri sparsi tra le due regioni.
Le sostanze nocive sarebbero state usate per abbassare il costo del materiale, spiegano i pantastellati che, all'inizio dello scorso maggio, sono stati allertati da una lettera del sostituto procuratore della Repubblica di Venezia, Giovanni Zorzi, e del Corpo forestale veneto gruppo di Rovigo, oltre che da una segnalazione da parte di Arpae (Agenzia regionale prevenzione e protezione ambientale Emilia Romagna).
Una relazione presentata alla commissione camerale che segue l'inchiesta sui rifiuti che si occupa del caso, continuano gli esponenti del Movimento, evidenzia il rischio che le sostanze contenute dal "concrete green" si separino tra loro a causa della pioggia, disperdendosi nell'ambiente e causando la rottura dell'asfalto in superficie.
"Se le analisi lo confermeranno, servirà una bonifica di tutte queste strade e piazzali", concludono i pantastellati che hanno depositato diverse interrogazioni sull'argomento e hanno chiesto l'accesso agli atti, auspicando che le amministrazioni delle aree interessate dal problema si diano da fare "il prima possibile per salvaguardare tutti i cittadini e rendere sicure anche le strade che ogni giorno percorriamo in bici, a piedi o in macchina".
(DIRE)
