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Studenti al laboratorio sensoriale sull'esperienza dei migranti, la Lega non gradisce

Il Carroccio si scaglia contro l'iniziativa all'interno del Festival della Migrazione che ha coinvolto alune classi delle superiori di Modena: "Si rispetti la dignità degli alunni, no all'indottrinamento e alla propaganda"

Nell'ambito del Festival della migrazione in corso in queste ore a Modena si è svolta anche un'iniziativa formativa denominata “Alle radici (viaggio sensoriale all’origine della migrazione)”, organizzata all’interno del Centro Famiglia di Nazareth di Modena. Un laboratorio cui hanno partecipato alcune classi degli istituti superiori modenesi, il cui scopo era quello di “sentirsi parte” dei “diversi motivi che portano una persona ad attraversare i confini” attraverso “sensazioni, rumori e odori”. Muische, spruzzi d'acqua e una narrazione sulle tante attraversate del Mediterraneo da parte dei migrandi diretti verso l'Europa.

Una iniziativa che ha scatenato la reazione della Lega, che non ha gradito affatto il coinvolgimento degli studenti modenesi in questa attività: "Non si comprende l’utilità pedagogica di iniziative di tal fatta, che in realtà altro non sono che tentativi di indottrinamento pro migranti - spiega il Carroccio - l’iniziativa specifica, non a caso, ha causato l’irritazione e il disappunto (ovviamente non manifestato apertamente per evitare eventuali ritorsioni o “reprimende”) di alunni e genitori, anche perché questi ultimi in particolare non sarebbero stati interpellati dagli organi di rappresentanza dei propri istituti sull’opportunità di coinvolgere soggetti di età minore, o comunque non ancora in grado di autodeterminarsi consapevolmente, in iniziative di dubbio gusto".

La Lega sottolinea poi i dati diffusi dalla Fondazione Migrantes, secondo i quali otto domande su dieci dei richiedenti asilo vengono respinte dalle Commissioni Territoriali. Questo confermerebbe la teoria leghista per cui la stragrande maggioranza dei migranti non si avventuri in mare per per scappare da guerre o persecuzioni, bensì per ragioni econommiche.

"Come forza politica che fa dell’autonomia uno dei suoi valori fondanti, riteniamo che la scuola dovrebbe essere il luogo del (libero) apprendimento e che gli alunni, in quanto soggetti dotati di piena dignità, non debbano essere oggetto di propaganda filo-governativa mascherata da una “letteratura festivaliera” volta a mitizzare la figura del “migrante” in nome di un (falso) mondo “senza confini” e “solidale” che, al contrario, sta solo producendo in tutta Europa ingiustizia sociale e disoccupazione di massa", conclude la Lega che annuncia la presentazione di interrogazioni sul caso del laboratorio.

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