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La coop Cmb "svuota" la società del Golf & Country Club, interrogazione della Lega

Allarme del Carroccio sulle sorti della struttura di Colombaro: "Stiamo perdendo un patrimonio". Per la Lega la cooperativa sarebbe pronta a liequidare la società

Un campo da golf dal punto di vista tecnico tra i migliori d'Italia, a cura di un'associazione sportiva dilettantistica altrettanto virtuosa (parola della Federazione italiana) e attiva agonisticamente. Un campo frequentato da quasi 9.000 giocatori ogni anno dei quali un terzo stranieri, così come da grandi marchi da Maserati in giù, ma che potrebbe presto cadere in disgrazia. Il socio di maggioranza relativa, la coop carpigiana Cmb, avrebbe privato la società di riferimento dell'asset residenziale facendo prefigurare un inquietante possibile declino. Pende anche un concordato, e comunque "risulta evidente dagli atti e dai propositi espressi la precisa intenzione di chiudere definitivamente la Modena Golf spa liquidando a costi irrisori il diffuso azionariato". 

È la Lega nord a far approdare in Consiglio comunale a Modena (anche se non riguarda il territorio comunale in senso stretto) il caso del Modena golf & country club, attivo dal 1988 a Colombaro di Formigine e costruito proprio dalla coop carpigiana. Viene spedita un'interrrogazione ad hoc alla giunta del sindaco Gian Carlo Muzzarelli, anche nella sua veste di presidente della Provincia. Dei 100 ettari dell'impianto, scelto dalla Federazione italiana golf come sede del 50esimo Open d'Italia, 70 sono destinati all'attività sportiva e 30 alle costruzioni abitative: ci sono 18 buche da campionato e nove buche executive, progettate e firmate dall'ex campione Bernard Langer. L'attività è gestita dalla stessa associazione sportiva dilettantistica Modena golf & country club, che agisce come locataria dell'impianto di proprietà di "Golf club Modena spa in liquidazione".

Il capitale sociale della Golf clud spa vale 12,9 milioni di euro ed è suddiviso in 4.000 azioni detenute per l'80% da oltre 1.000 soci, con una quota di maggioranza relativa di quasi il 20% nelle mani della stessa Cmb, direttamente o tramite le controllate. Nel suo atto ispettivo, la Lega segnala allora il prestigio dell'associazione sportiva in questione, "tanto che la Federazione italiana golf la colloca al 12esimo posto per qualità complessiva tra gli oltre 400 impianti golfistici italiani": i bilanci risultano in ordine, le quote d'iscrizione sono rimaste congelate negli ultimi 10 anni, lavorano 40 dipendenti ma si registra anche un buon indotto alberghiero e di ristorazione. 

Ebbene, in tutto questo un'incognita, secondo la neo consigliera leghista Luiga Santoro, è targata proprio Cmb. La quale, si legge nell'interrogazione consiliare, "con improvvisa accelerazione e per finalità imperscrutabili (o forse tropo facilmente individuabili) ha deciso di voler porre in liquidazione la società. Il liquidatore della società, già suo presidente, in questo senso ha convocato lo scorso 6 giugno un'assemblea straordinaria con all'ordine del giorno la "valutazione della convenienza della revoca della precedente deliberazione di autorizzazione all'accesso della procedura di concordato". E questo pur avendo già registrato la domanda di concordato il giorno precedente, il 5 giugno. 

(DIRE)

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