Lega Nord: Rossi e Bianchini 'bacchettano' Barberini

Sembra non trovare pace la Lega Nord che continua le polemiche al suo interno. Walter Bianchini e Nicola Rossi prendono ancora una volta le distanze Stefano Barberini che, per protestare contro l'intasamento della macchina comunale, rallentata da interrogazioni futili, vecchie o accorpabili, ha presentato un blocco unico di 100 interrogazioni. I due esponenti della Lega si sono chiesti se questa possa essere considerata una proposta di "politica seria e costruttiva". Secondo i due si è proceduto esattamente nella direzione opposta, continuando con la commedia ed il teatro, presentando 100 interrogazioni, dai contenuti quasi totalmente futili ed inutili ad esempio nonostante siano già passati due anni e mezzo dalla data delle amministrative 2009 si chiede ancora informazioni sullo svolgimento regolare di tali elezioni, oppure si interroga la giunta sugli incroci pericolosi o meglio ancora sulle patenti ritirate.

"Con questa iniziativa - dice la nota di Rossi e Bianchini - si va a distogliere dai loro reali compiti decine di impiegati comunali per la loro protocollazione, quindi uno sperpero di denaro pubblico, in più si ridicolizza ed offende un partito di governo, quale la Lega Nord,  essendo proprio le segreterie primi a spalleggiare un iniziativa di così basso livello. Riteniamo che in un momento così difficile, non si faccia il bene di nessuno uscendo con questo tipo di sparate, tanto meno ai cittadini, i quali attendono dalla politica proposte concrete. Dunque esprimiamo il nostro  più totale disappunto e prendiamo le distanze da tale iniziativa, augurandoci che il consigliere Barberini capisca l’errore e proceda con il ritiro di tutte e 100 le interrogazioni".