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La Lega attacca: “In centro comandano spacciatori e tossicodipendenti”

Spacciatori e tossicodipendenti sono presenza fissa in centro storico, dal SERT fino al parco delle Rimembranze. Levata di scudi del Carroccio Modenese. Luca Bagnoli: “C'è un limite operativo se si vuole fare allo stesso tempo il sindaco e l'assessore alla sicurezza”

“Le promesse di Muzzarelli, le slides di Chiari sono una cosa, ma la realtà che vedono i cittadini è ben altra; basta farsi un giro in alcune zone, via Sgarzeria, Rua Pioppa, corso Adriano, il parco delle Rimembranze, ma anche piazza Roma, tossicodipendenti molesti e giovani spacciatori che a cavallo delle loro bici sfrecciano da una parte all'altra della città”. La Lega Nord di Modena riparte all'attacco dell'Amministrazione, questa volta sul tema dello spaccio e del consumo di droga, che come ogni estate esplode assumendo contorni più visibili.

Per il Carroccio, guidato dal commissario Luca Bagnoli, si tratta di una situazione “vergognosa e molto preoccupante”, che mette a rischio la pubblica sicurezza. “Il 17 luglio abbiamo assistito a una doccia pubblica di quattro tossicodipendenti in Rua Pioppa, l'area del parco delle Rimembranze (dallo Storchi a Piazzale Risorgimento) è chiaramente in mano a spacciatori e consumatori di droga, con l'aggiunta di ubriachi vari (dell'est europa e africani)”.

“Mentre qualcuno indaga, l'assessore all'insicurezza Muzzarelli e l'architetto Chiari dovrebbero impegnarsi a mantenere il decoro pubblico, ma evidentemente non è una priorità per il comune -affonda Bagnoli - Al massimo assistiamo all'ennesima mossa propagandistica dei posti fissi della polizia municipale che non risolvono nulla; l'organizzazione del corpo secondo Muzzarelli e Chiari mostra tutti i suoi limiti, si potrebbe cominciare ad esempio, ad usare il regolamento della polizia municipale che vieta il consumo di alcolici in luogo pubblico...ma evidentemente la paura della nostra amministrazione è di non disturbare questi cittadini modello”. 

Nel mirino dei leghisti non c'è solo la situazione contingente del degrado in alcune zone specifiche della città, ma una critica politica alla gestione amministrativa del capitolo sicurezza: “Sapevamo e lo avevamo pubblicamente dichiarato, in tempi non sospetti, quanto  il limite operativo si sarebbe evidenziato se si vuole fare il Sindaco e allo stesso tempo l’assessore alla Sicurezza, nella stessa misura siamo sempre stati scettici nella riconferma al Comando di Via Galilei dell’architetto Chiari”.
 

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