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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Referendum per dividere Emilia e Romagna, la Lega fa infuriare la polemica

Due regioni distinte e con autonomia speciale. è la proposta della Lega Nord ufficialmente depositata in Regione, che ha scatenato l'ira del Partito Democratico. Bonaccini: "Irresponsabili, divisi siamo più deboli"

Con una doppia proposta di referendum, la Lega Nord rilancia anche in Emilia-Romagna la sua vocazione autonomista e chiede sia l'autonomia della Regione, sia la scissione di Emilia e Romagna in due realtà separate. E lo fa con un atto formale depositato in Assemblea legislativa e firmato da tutti i consiglieri regionali del Carroccio. 

"Al via l'operazione autonomia", declama in una nota il segretario della Lega nord in Romagna, Jacopo Morrone. Con l'iniziativa di oggi, spiega, "inizia il percorso che porterà l'Emilia e la Romagna a trattenere il proprio residuo fiscale, il secondo in Italia dopo la Lombardia e il Veneto, a favore dei propri territori. A prescindere dalle chiacchiere da bar di Bonaccini e dai boicottaggi che il Pd metterà in atto, siamo certi che anche in Emilia e in Romagna la gente abbia un desiderio fortissimo di autonomia fiscale, unico strumento reale per migliorare la qualità della vita dei cittadini". 

Dunque, avverte il segretario del Carroccio, "chiunque si metterà contro il tentativo di espressione democratica dei cittadini, sarà alla fine spazzato via dagli stessi alle prossime elezioni. Oggi abbiamo recapitato un messaggio chiaro al Pd e al presidente Bonaccini: o si faranno i referendum su una vera autonomia fiscale e sulla richiesta di indipendenza della Romagna o è pronto l'avviso di sfratto". 

A stretto giro arriva la replica dello stesso governatore dell'Emilia-Romagna. "Leggo che la Lega vuole un referendum per separare l'Emilia dalla Romagna- scrive Bonaccini su Facebook- hanno gettato la maschera. Siamo la prima Regione per crescita del Paese e quella con il maggior tasso di occupazione. Separati saremmo tutti più deboli, mentre la nostra forza sono le eccellenze di un territorio che da Piacenza a Rimini compete coi territori più avanzati del mondo. Quella della Lega è una proposta irresponsabile, altro che autonomia".

Mentre in Veneto si chiede "in sostanza di creare una Regione a statuto speciale", in Emilia-Romagna si chiede di "spezzettare una Regione in due più piccole" e, dunque, "più deboli". Insomma, "c'è grande confusione in casa Lega". A dirlo è Paolo Calvano, segretario regionale del Pd in Emilia-Romagna, che sostiene quanto anticipato da Bonaccini.

La replica da parte dei leghisti è affidata al parlamentare Gianluca Pini: "A scanso di fraintendimenti e mistificazioni che il Pd ha già iniziato a operare- attacca Pini- ribadiamo come il percorso per istituire due Regioni autonome e speciali sia chiarissimo. A questo punto mi pare che l'unico in confusione, con la lingua italiana però, sia il povero Calvano. Prima impari la lingua, prima legga quello che la Lega propone, poi blateri pure". 

(DIRE)

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