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Il Comune di Castelfranco invita il generale Mori, Libera non gradisce

Il Presidio Libera Mancini-Vassallo manifesta tutta la propria perplessità in merito alla presentazione del libro di Mori e De Donno, ricordando come il fondatore dei Ros è annoverato fra gli imputati del processo sulla "trattativa Stato-mafia"

Sta creando polemica l’evento del 14 dicembre, quando la Biblioteca di Castelfranco Emilia ospiterà la presentazione del libro del Generale Mario Mori e l'ex capitano Giuseppe De Donno, sul tema del terrorismo. Mario Mori, dopo essere stato ufficiale nel controspionaggio del SID italiano durante i difficili anni Settanta, è cresciuto nei nuclei speciali antiterrorismo del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ed ha fondato il ROS dei Carabinieri. Processato a Palermo nell'ambito del processo sulla "trattativa tra Stato e mafia" è stato assolto in primo e secondo grado dall'accusa di favoreggiamento nei confronti del boss Bernardo Provenzano.

Proprio le vicessitudini giudiziarie di Mori hanno sollevato le perplessità del Presidio Libera “Mancini-Vassallo” di Castelfranco Emilia. Pur essendo consapevoli delle conoscenze specifiche e qualificate degli ospito, il responsabile di Libera Paolo Malvone si chiede se sia "opportuno dedicare uno di questi incontri ad due dei principali imputati nel processo suddetto, che riguarda uno dei momenti più oscuri della storia del nostro paese". 

Secondo Libera la questione va poi oltre la semplice conferenza di presentazione del libro e riguarda la "coerenza fra l’evento del 14 Dicembre e la concessione della cittadinanza onoraria al magistrato Antonino Di Matteo, impegnato nel processo “Trattativa”, dove il Generale Mori e l'ex capitano De Donno sono implicati".

"La lotta per la legalità si nutre di scelte consapevoli, condivise e impegnative, nel senso che impegnano per il futuro chi le adotta.  Con la concessione di tale onorificenza al magistrato, l’Amministrazione ha infatti assunto una posizione chiara e decisa, garantendo sostegno e solidarietà a Di Matteo per il lavoro che sta faticosamente portando avanti – sèiega Malvone – Come si concilia un evento del ciclo “Fai la cosa giusta” dedicato al Gen. Mori e all'ex capitano De Donno con questo impegno preso all’unanimità dal Consiglio Comunale nel gennaio 2015?".

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