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Finisce l'era degli accordi diretti, un bando per l'affidamento degli impianti sportivi

L'assessore allo Sport Guerzoni ha illustrato in commissione consiliare Servizi le linee guida del futuro bando di gara. Per la prima volta le gestioni saranno assegnate tramite bando pubblico

Favorire e sostenere la pratica dello sport di base come elemento di aggregazione e inclusione sociale; sollecitare l’aggregazione di più società sportive all’interno dello stesso impianto, condividendolo e rendendone più efficiente l’utilizzo; aumentarne la qualità anche attraverso opere di efficientamento energetico. Sono alcuni degli obiettivi principali delle linee di indirizzo per l’affidamento e la gestione degli impianti sportivi di proprietà o nella disponibilità del Comune di Modena che saranno assegnati per la prima volta tramite bando.

La piattaforma è stata presentata dall’assessore allo Sport Giulio Guerzoni mercoledì 1 aprile alla Commissione consiliare Servizi e sarà discussa in Consiglio comunale dopo il periodo di Pasqua. Su questa base saranno costruiti, nelle prossime settimane, i bandi per assegnare la gestione dei 52 impianti (13 campi da calcio e 39 palestre) per i quali la concessione scadrà il 31 agosto in modo che le nuove gestioni possano essere operative per la stagione sportiva 2015/2016.

Il Comune di Modena disponendo, in proprietà o in uso, di 53 impianti e 11 grandi impianti, rappresenta il principale soggetto di riferimento in città per la pratica sportiva. Questa dotazione pubblica di impiantistica garantisce un ampio ventaglio di offerta ed esercita un positivo effetto regolatore delle barriere economiche all’accesso della pratica sportiva, garantendo equità e trasversalità sociale. Con l’obiettivo di mantenere queste caratteristiche, il Comune assegnerà in via preferenziale la gestione a società e associazioni sportive dilettantistiche; ad associazioni di discipline sportive associate; a enti di promozione sportiva e a federazioni sportive nazionali. Tra le garanzie chieste ai gestori ci sono l’apertura dell’impianto a tutti i cittadini, la possibilità per altre società sportive di utilizzare una parte degli spazi disponibili, l’apertura a eventuali attività ricreative e sociali di interesse pubblico, compatibilmente con il normale uso degli impianti. La durata della concessione per quanto riguarda campi da calcio e palestre è di norma stabilita in cinque anni, prorogabili per ulteriori quattro anni se l’affidatario realizzerà investimenti sull’impianto. Le utenze saranno pagate dal Comune che si occuperà anche della manutenzione degli impianti. Le società affidatarie pagheranno un canone ma riceveranno un contributo per la gestione.

Tra le finalità, considerate di rilevante interesse pubblico, che il Comune vuole ottenere attraverso i bandi ci sono la promozione e il potenziamento della pratica sportiva, la valorizzazione dell’associazionismo, la salvaguardia del patrimonio di impiantistica sportiva, la promozione di sinergie sul territorio anche attraverso la gestione in forma associata, promuovere la polifunzionalità delle attività sportive, assicurare un’equa, congrua e diffusa promozione degli affidamenti degli impianti tra i soggetti interessati per promuoverne la pluralità.

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