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Poche risorse ai terremotati, si accende la polemica politica

Il leghista Fabbri critica il decreto e attacca: "I terremotati facciamo richiesta di asilo politico". I parlamentari Pd "Fabbri come Salvini vittima di un colpo di sole". Ma nessuno fa salti di gioia per le nuove misure varate dal Senato

Ricostruzione post sisma ed immigrazione si mischiano nella querelle che vede opposto il centrodestra emiliano al Partito Democratico. Al centro delle reciproche accuse vi sono le nuove norme varate per il cratere emiliano, che ha visto il Senato negare lo stato di emergenza anche per l'anno 2017 e modificare la dimensione delle Zone franche urbane. Provvedimenti che non sono stati accolti con favore dalle opposizioni locali, ma che invece sono stati “mandati giù” dagli esponenti Pd, costretti a fare buon viso a cattivo gioco.

A sferrare il primo colpo è il capogruppo leghista in Regione Alan Fabbri, ex sindaco della terremotata Bondeno. “Ci sono 15mila emiliani colpiti dal sisma fuori casa da 3 anni e ancora aspettano di tornare nelle proprie abitazioni, ma il governo pensa ad agevolare i Comuni che garantiranno vitto e alloggio agli immigrati. Schizofrenia di un governo che, rinchiuso nei palazzi romani, ha perso di vista le priorità e ha tradito la propria gente, basti dire che solo un decimo dei risarcimenti alle aziende terremotate sono stati erogati (302milioni su 2,7miliardi di danni). Se i terremotati faranno richiesta di asilo politico potranno godere di tutti i benefici oggi concessi agli immigrati e fino ad oggi negati ai terremotati: alloggio, magari in hotel 4 stelle e vista mare, vitto, cellulare, sigarette. Li invito a contattare le prefetture e a compilare i moduli”.

Sulla stessa lunghezza d'onda Antonio Spica, consigliere comunale di Bastiglia: “Con i vari passaggi parlamentari il decreto diventa sempre più simile alla famosa corazzata di fantozziana memoria – ironizza Spica – Le Zone franche urbane così varate, sono anche il frutto del silenzio dei nostri sindaci che non hanno saputo far valere il legittimo riconoscimento ai propri territori ma che si sono chinati obbedienti alla volontà del loro partito. Sarà anche vero che visti i tempi si fa fatica a trovare risorse economiche, tranne se si tratta dell'accoglienza dei profughi, come nel caso del milione di euro stanziato per 200 stranieri che arriveranno in provincia di Modena. Proprio questi soldoni andrebbero destinati invece alle famiglie e imprese del territorio in piena crisi, e che per effetto dei disastri subiti dal 2012 al 2014”.

La replica dei parlamentari Pd si affida all'ironia: “Ci dispiace che dopo Salvini anche Fabbri sia stato vittima dell'ondata di calore che sta attanagliando il Paese. Prima la bufala sulla tassa sui condizionatori sparata da Salvini e ora Fabbri che straparla sulle zone terremotate dimenticando due cose: che sulle Zone franche urbane è stato grazie al Pd e a questo Governo che si è raggiunto un importante risultato per le piccole imprese dei centri storici, e che nel Comitato istituzionale, riunitosi ieri, la Regione Emilia-Romagna ha fornito risposte e date sui problemi che riguardano chi ancora è ospitato nei MAP – dichiarano in una nota Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni e Stefano Vaccari - Come ci ripetono in questi giorni gli esperti, consigliamo pertanto a Fabbri di non rimanere esposto al sole nelle ore più calde, di bere molto, e nel caso di usare la borsa del ghiaccio per ridurre la temperatura corporea e recuperare la lucidità necessaria prima di aprire bocca. Per la cronaca la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza noi l’abbiamo portata a casa fino alla fine del 2016. La Lega Nord con i suoi parlamentari cosa ha ottenuto? Forse stavano scrivendo l’emendamento sulla tassa sui condizionatori…”. 

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