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Piene ed esondazioni, le opposizioni sono già all'attacco della Regione

L'emergenza idraulica solleva i malumori dei partiti, M5S e Forza Italiaa su tutti, che con i rispettivi rappresentanti in Assemblea Regionale criticano la programmazione degli interventi per la sicurezza idrogeologica del territorio

Mentre si ingrossavano i fiumi Secchia e Panaro – e in modo ancora più devastante i torrenti di Reggio, Parma e Piacenza – la politica modenese di opposzione non perdeva tempo a puntare il dito contro il governo regionale. Al centro della polemica gli interventi per la messa in sicurezza idraulica, un argomento divenuto drammaticamente di attualità negli ultimi anni, dopo l'alluvione del 2014 e i successivi interventi lungo i corsi d'acqua locali.

“L’impressione è che la Giunta dal 2014 in poi, come testimonia anche l’ultima risposta dell’assessore Gazzolo a una mia interrogazione sul mai realizzato 'arginello' di Bomporto, abbia forse molto studiato ma agito pochissimo. E il risultato di questa politica oggi è, purtroppo, di nuovo sotto gli occhi di tutti”. È questo il commento di Giulia Gibertoni, consigliera del Movimento 5 Stelle.

“A nostro avviso c’è stata, e purtroppo continua ad esserci, una sottovalutazione dei problemi – spiega Gibertoni – a partire dalla manutenzione degli argini che evidentemente è stata carente o insufficiente in questi anni. Non è accettabile, infatti, che si vada in emergenza addirittura all’inizio della stagione invernale con all’attivo appena un paio di nevicate nelle ultime settimane. Evidentemente l'esperienza del 2014 non è servita ai soggetti istituzionali coinvolti perché mettessero in atto misure idonee e tempestive di prevenzione, infatti da questa mattina i cittadini di Bastiglia, Bomporto, Campogalliano e alcune zone vicine a Modena sono in stato di forte agitazione con altoparlanti che li invitavano a salire ai piani alti delle loro case: l'inadeguatezza del sistema è evidente". 

Per la pentastellata, dunque, le emergenze "vanno previste e limitate, ma è difficile farlo senza una programmazione vera di azioni strutturali". 

Gli aggiornamenti sulla situazione delle piene e della viabilità

Sulla stessa linea anche il consigliere Enrico Aimi (Forza Italia): “I fatti di queste ore – incalzano Aimi e Antonio Platis, consigliere provinciale – stanno confermando che l'emergenza idrogeologica ed il rischio alluvione sono diventati la regola e non più l'eccezione in provincia di Modena. Sottovalutazione dei rischi, mancati interventi, progetti sbagliati, mancata programmazione, sono alla base del rischio enorme a cui è stata per l'ennesima sottoposta la provincia di Modena ed in particolare i territori attraversati dal fiume Secchia". 

"La Politica del centro-sinistra a livello provinciale e regionale – attaccano gli esponenti berlusconiani – ha fallito, sul piano della prevenzione e della programmazione. Le responsabilità ricadono sulle sinistre che hanno rappresento il nostro territorio in particolare negli ultimi 20 anni. E’ proprio in questo periodo che le cose sono costantemente peggiorate, anche al netto delle emergenze climatiche. Il Presidente della Provincia apra una riflessione seria ed un confronto costruttivo sulla situazione che, anche sulla base delle informazioni diffuse recentemente da Aipo, è emersa essere drammatica."

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