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“Rischi per la salute dei bimbi”, il M5s chiede di spegnere il Wi-Fi nelle scuole

Proposta destinata a far discutere: abbandonare le connessioni wireless negli istituti scolastici sostituendoli con gli impianti via cavo. Gian Luca Sassi e Giulia Gibertoni: "Diversi studi confermano la possibile pericolosità di un'esposizione prolungata"

Sostituire gli impianti Wi-Fi con quelli via cavo in tutte le scuole della regione e monitorare costantemente i livelli di emissione e di esposizione dei campi elettromagnetici nei luoghi pubblici, come ad esempio le biblioteche. È questa la proposta del gruppo assembleare del M5S dell’Emilia-Romagna – guidato dalla modenese Giulia Gibertoni – che ha presentato una risoluzione all'Assemblea di via Aldo Moro.

“Esistono due piani del Governo che prevedono un innalzamento dei limiti di legge per i campi elettromagnetici e una diffusione massiccia di tecnologie a radiofrequenza come il Wi-Fi – spiegano nella risoluzione i due consiglieri del M5S Gibertoni e Sassi - Il limite consentito dalla legge italiana, al momento, per l’elettrosmog è di 6 volt/metro per i luoghi dove si soggiorna per più di 4 ore. Limite che inizialmente veniva misurato su una media di 6 minuti ma che a partire dal Governo Monti viene misurato sulle 24 ore, falsando di fatto la reale portata delle emissioni elettromagnetiche”. 

Secondo i glillini dunque, la letteratura pubblicata sugli effetti biologici del Wi-Fi già oggi offre indicazioni sui molteplici effetti che questo tipo di emissioni possono avere a livello cellulare ed enzimatico, suggerendo la necessità di applicare un principio di precauzione nelle esposizioni. Largo alle connessioni via cavo dunque.

“Nella nostra risoluzione chiediamo che la Giunta si impegni a predisporre e realizzare un piano di abbandono delle connessioni Wi-Fi in tutti i nidi e in nelle scuole dell’infanzia, in tutte le scuole primarie di primo e  secondo grado – spiegano Sassi e Gibertoni - sostituendo gli impianti wireless con impianti via cavo, oltre a monitorare costantemente, tramite i servizi competenti delle Asl, il livello di emissione ed esposizione ai campi elettromagnetici in tutte le scuole fino alla definitiva attuazione del piano, dandone informazione ai genitori”. 

Nella risoluzione del M5S si prevede inoltre l’avvio di una campagna di sensibilizzazione per le famiglie, volta a informare sui potenziali rischi per la salute connessi all’utilizzo di dispositivi mobili e Wi-Fi, in particolare per la popolazione più giovane. Una sensibilizzazione non certo semplice, data ormai la nostra dipendenza dalla connettività senza fili, che pervade ormai ogni ambiente.

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