Comparto carni, manifestazione Cgil contro le false cooperative
Sulla scorta della crisi della Castelfrigo, con il licenziamento di 75 addetti, il sindacato rilancia il tema delle cooperative che gestiscono facchini e alimentaristi in appalto: "Sfruttamento e illegalità proseguono"
"Stop false cooperative". Lo si griderà al corteo nel cuore di Castelnuovo Rangone, epicentro del distretto modenese della lavorazione delle carni, lunedì 30 ottobre dalle 9 con raduno tra via Montanara e via Zanasi per proseguire poi fino alla piazza del Porcellino. L'iniziativa è delle categorie Cgil Flai e Filt con l'obiettivo di "dare visibilità ai 75 soci-lavoratori" che stanno per essere licenziati dalle cooperative Work Service e Ilia D.A., in appalto alla Castelfrigo.
Il sindacato intende non solo fermare i licenziamenti, ma sensibilizzare anche sul tema piu' generale delle "false cooperative" nel settore delle carni del distretto cosi' come "sul conseguente sfruttamento del lavoro", tra evasione contributiva e fiscale, illegalità, mancato rispetto di regole e contratti. Intorno alle 11, lunedi' una delegazione del corteo sarà ricevuta dal sindaco di Castelnuovo Massimo Paradisi. Intanto, si rifà viva la Cgil Emilia-Romagna.
"Se passa il principio che per operare nella legalità si deve licenziare, vincono le cooperative spurie, i caporali, l'illegalità e spariscono dal mercato le imprese sane, quelle che applicano i contratti e le leggi. Quanto sta accadendo nella Castelfrigo è ignorato dalla committenza e dalla rappresentanza politica", denuncia Antonio Mattioli della segreteria regionale Cgil.
Ricordando che era stata raggiunta un'intesa sul settore in Prefettura a Modena, "a piu' di un anno di distanza viene applicato il contratto nazionale ma contestualmente viene aperta una procedura per licenziare 75 lavoratori". Cosi', tuona Mattioli: "Ci sono 75 famiglie in ginocchio solo perchè hanno alzato la testa e hanno deciso di dire basta".
(DIRE)