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Carpi, Fratelli d'Italia sotto il Municipio contro le bollette ai nomadi

Raccolta firme e presidio davanti al Comune organizzato dal dal consigliere Antonio Russo (FdI) per protestare contro i 70mila euro confermati a bilancio per pagare le utenze del campo di via Nuova Ponente. E il sindaco Campedelli cita Brecht

Il finanziamento di 70mila euro, messo a bilancio dal Comune di Carpi anche quest'anno per coprire le spese di acqua e luce sostenute dalle famiglie di etnia Sinti che risiedono in via Nuova Ponente, aveva scatenato nei giorni scorsi la reazione dell'opposizione cittadina, che oggi è sfociata in una manifestazione. Alle ore 11 di questa mattina, i militanti di Fratelli d'Italia si sono infatti dati appuntamento sotto il Municipio, in Corso Alberto Pio, guidati dal consigliere comunale Antonio Russo.

Davanti al Comune è stato allestito un banchetto per la raccolta firme (qualche centinaia in sole due ore ndr), attraverso la quale si chiedeva all'Amministrazione di interrompere l'erogazione di quei fondi per i nomadi e si poteva sottoscrivere l'ordine del giorno che Russo presenterà al consiglio comunale. Fratelli d'Italia ha poi tenuto un presidio, strotolando uno striscione con un proverbiale “E io pago!”, davanti al quale lo stesso consigliere comunale ha spiegato le ragioni dell'iniziativa alla piccola folla che si era radunata.

“Non esiste alcuna legge che 'obbliga' un'Amministrazione a pagare le utenze ad una comunità nomade o di altro tipo, si tratta soltanto di una pura questione di scelta politica – ha spiegato Russo – che per noi rappresenta un'ingiustizia inaccettabile, soprattutto a fronte alla crisi economica e sociale che attanaglia le famiglie carpigiane. Chiediamo di cancellare il contributo che dal 2006 ad oggi il Comune devolve ai nomadi, per ridistribuire quella somma a favore di interventi sociali”. Antonio Russo ha poi simbolicamente annodato una bandiera tricolore, concludendo: “Le firme di oggi sono il primo tassello, ma la battaglia sarà aspra. Questo è un impegno, non molleremo fino a che l'obiettivo non sarà raggiunto”.

Dal canto suo, il primo cittadino di Carpi Enrico Campedelli, non ha dato cenni di intervento al presidio organizzato dal centrodestra sotto i suoi uffici. Ha però deciso di affidare a Facebook i suoi pensieri, stigmatizzando la contestazione semplicemente con la celebre citazione attribuita (forse erroneamente) a Bertold Brecht sul tema della Shoah. “Prima di tutto vennero a prendere gli zingari. E fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei. E stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare.”

L'intervento del Sindaco ha scatenato una lunga polemica sul social network, nella quel però lo stesso Campedelli ha ribadito le ragioni dell'Amministrazione: “Il progetto di superamento del Campo nomadi a causa del sisma ha subito una fase di momentaneo arresto ma l'obiettivo in corso, che prevede alcune soluzioni alternative di sistemazione dei nuclei familiari ora residenti in via Nuova Ponente rimane tra le priorità dell’amministrazione”. Ma su questa decennale priorità lo scontro resta aperto.

Manifestazione FdI contro i fondi al campo nomadi di Carpi - 22/06/2013

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