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Spostamento delle sale scommesse, mappati in città 416 luoghi sensibili

Dalle scuole agli impianti sportivi. Primo passo del percorso per chiudere o delocalizzare sale gioco e macchinette. Bosi: “Proseguiamo nella battaglia contro le azzardopatie”

Sono 416 a Modena i luoghi cosiddetti “sensibili” per il gioco d’azzardo: scuole, luoghi di aggregazione giovanile, impianti sportivi, residenze sanitarie e luoghi di culto vicino ai quali non possono più funzionare sale gioco, sale scommesse e pubblici esercizi con slot e macchinette.

Il censimento risulta dalla mappatura appena terminata, e approvata dalla Giunta, realizzata dagli Uffici comunali in applicazione della legge regionale per il contrasto e la prevenzione delle azzardopatie che vieta il gioco d’azzardo nei locali che si trovino a meno di cinquecento metri, calcolati secondo il percorso pedonale più breve, da luoghi sensibili che sono: gli istituti scolastici di ogni ordine e grado (dalla scuola d’infanzia alle scuole superiori e di formazione professionale), che a Modena sono 128; le sedi universitarie (29 in tutto); gli impianti sportivi (72); le strutture residenziali o semiresidenziali di ambito sanitario o sociosanitario (91); i luoghi di aggregazione giovanile e gli oratori, cioè i luoghi che offrono in modo strutturato e permanente attività per minori e adolescenti, che sono 24; i luoghi di culto formalizzati e riconosciuti ufficialmente (72).

Come sottolinea l’assessore con delega alle Politiche per la legalità Andrea Bosi, “Proseguiamo con la nostra battaglia per la prevenzione e la riduzione delle azzardopatie già avviata da tempo, anche con l’ordinanza per la riduzione degli orari di apertura dei locali per il gioco d’azzardo. Con la mappatura dei luoghi sensibili facciamo un passo ulteriore nella tutela delle persone più fragili. Nei primi mesi del 2018 procederemo con la seconda fase: la mappatura degli esercizi per il gioco d’azzardo per verificare quanti e quali si trovano al di sotto della distanza limite e che saranno quindi obbligati a dismettere le macchinette o a trasferirsi”.

La delibera della Giunta regionale approvata lo scorso giugno prevede infatti che sulla base della mappatura, l’Amministrazione comunichi ai titolari di attività commerciali che detengono apparecchi per il gioco d’azzardo, e che si trovano al di sotto della distanza minima dei 500 metri, il divieto di aprire nuovi esercizi, di rinnovare le concessioni in essere o di sublocare i contratti, oltre all’obbligo di indicare sugli apparecchi la data di scadenza dei contratti. Il Comune dovrà inoltre comunicare alle sale gioco e alle sale scommesse un provvedimento di chiusura entro il termine dei sei mesi. Termine che sarà prorogato di altri sei mesi se i titolari dimostreranno la volontà di delocalizzare l’attività.

Nel programma per combattere la dipendenza dal gioco d’azzardo, il Comune di Modena ha già approvato un’ordinanza, entrata in vigore il 3 aprile scorso che limita gli orari di funzionamento degli apparecchi per il gioco d’azzardo riducendoli a otto ore giornaliere. Da allora la Polizia Municipale ha effettuato numerosi controlli che hanno portato a circa 90 sanzioni per un totale di 10 mila euro, che saranno reimpiegati in attività per la prevenzione del gioco d’azzardo e la promozione di un gioco sano. E sono anche diverse le attività di sensibilizzazione come la promozione del marchio Slot free, promosso dalla Regione Emilia Romagna e che consiste in una vetrofania che segnala i locali che non hanno mai installato o hanno dismesso le slot machine, e le attività di educazione e formazione che l’Ufficio per le politiche della sicurezza effettua nelle scuole modenesi.

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