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Via Sgarzeria, scritte intimidatorie all'indirizzo di Giovanardi

"Giova brucerai all'inferno", il messaggio minaccioso lasciato all'ingresso dello stabile in cui ha sede l'ufficio del Senatore: "Campagna d'insulti portata avanti dagli antagonisti"

Una scritta "ingiuriosa e intimidatoria sul portone d'ingresso dello stabile in cui ha sede l'ufficio modenese del Senatore Carlo Giovanardi". Così Adolfo Morandi, capogruppo Pdl in consiglio comunale a Modena, ha definito l'inelegante "Giova brucerai all'inferno" impresso con uno spray nero la scorsa notte all'ingresso dello studio del Senatore Pdl, ufficio un tempo sede dei Popolari Liberali. L'episodio è stato denunciato ai Carabinieri.

MORANDI - "È un fatto grave - ha commentato Morandi - perché si aggiunge alle minacce che vengono inviate al Senatore in vario modo, tramite lettera, siti internet". Il capogruppo Pdl ha voluto infine esprimere vicinanza a Giovanardi: "Esprimo la mia più ampia solidarietà al senatore - ha dichiarato - Dispiace che la sinistra modenese si trovi spesso vicino ai pensieri e agli ideali di persone che non hanno alcun rispetto nei confronti di chi mantiene alta la bandiera della nostra nazione fondata sì sul lavoro, ma anche e soprattutto su leggi e regolamenti democratici".

GIOVANARDI - Secondo lo stesso Senatore Giovanardi il gesto intimidatorio sarebbe da collegare "alla campagna di insulti e minacce portata avanti da ambienti antagonisti che si è accentuata negli ultimi tempi per le posizioni da me assunte in ordine ai due bosniaci trattenuti presso il Cie di Modena". Alla comunicazione "dei gravi precedenti penali a carico dei due giovani - ha ricordato Giovanardi - si è contrapposta la versione di un comitato che chiede la liberazione", dei due fratelli nati e cresciuti in Italia e finiti nel Cie di Modena dopo che i genitori hanno perso il lavoro e, quindi, il permesso di soggiorno.

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