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Politica Sacca

Mobilità Nuova, un coordinamento per sensibilizzare la politica cittadina

Un gruppo nutrito di associazioni modenesi si unisce per fare da cassa di risonanza per i temi della mobilità sostenibile, dell'espansione urbana e delle grandi scelte strategicche in ottica grren ed ecosostenibile. Una domanda al giorno ai candidati sindaci

Città compatta, consumo zero di territorio, valorizzazione degli spazi pubblici e delle strade come elementi di sviluppo urbano e di coesione sociale, rafforzamento del commercio al dettaglio e di vicinato, a scapito di espansioni immotivate di centri commerciali sia nella città di Modena che nei comuni limitrofi, sono tutti aspetti che possono - anzi dovrebbero - essere declinati sui temi della mobilità nuova. Proprio per dare vigore a queste battaglie si è recentemente costituito il Coordinamento delle associazioni per la Mobilità Nuova di Modena (aderente alla ReteMobilità Nuova) che raggruppa le associazioni: ACSI Ciclismo, Ciclofficina Popolare “Rimessa in Movimento”, Ciclostile, Comitato Sacca, SalviamoGigetto utenti ferrovia Modena-Sassuolo, Fiab, Ingegneria senza frontiere - Modena, Legambiente, Salvaiciclisti e Uisp Ciclismo.

“Quella che stiamo vivendo in queste settimane – scrive il coordinamento in una nota – pare essere una delle campagne elettorali più strane degli ultimi anni: a breve ci recheremo alle urne eppure sui temi reali che interessano la città ed i suoi spazi ben poco si parla e si discute nei dibattiti pre-elettorali. In sintesi, il tema della mobilità considerato a parole da tutti i candidati quale elemento determinante nel futuro sviluppo urbano, aldilà delle frasi di circostanza e della presenza formale in alcuni dei programmi elettorali, pare essere lontano dagli impegni concreti che la maggioranza dei candidati ha assunto con la cittadinanza”.

Il cambio di paradigma che una nuova mobilità impone sull’economia, il welfare, l’occupazione, la salute e il modo di costruire, è un tema ormai ineludibile ed al centro di tutte le agende delle città più sensibili del continente europeo, mentre a Modena non si è in grado di mettere in un programma elettorale una forte estensione delle zone 30 a tutta la città, la possibilità di andare in bici nei sensi unici, dei regolamenti edilizi ed urbanistici conseguenti ad una mobilità nuova, il downsizing dei centri commerciali a favore di strutture di vicinato, la riqualificazione dello spazio stradale in funzione non solo automobilistica ma della mobilità tutta e della qualità urbana. Da qui lo sconcerto del Coordinamento delle Associazioni per una Mobilità Nuova ed un richiamo a tutte le forze politiche per un rinnovato impegno, a inserire prima e ad attuare poi iniziative concrete e coerenti di mobilità urbana sostenibile.

“A tale scopo, per stimolare una discussione che a nostro avviso è stata accantonata, lanceremo sul profilo Twitter del Coordinamento (@MobNuovaMo) una serie di domande ai candidati sul tema della mobilità”. Tra i temi ci saranno quelli più di stretta attualità, come i chioschi del Parco delle Rimembranze o l'edificabilità delle Aree F, ma anche aspetti di più ampio respiro come la revisione del Psc o il futuro del Gigetto e delle nuove arterie di comunicazione viaria.

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