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Aumento delle tariffe dei bus, Piazza Grande "non dice sì" a Seta

"Al momento non ci sono le condizioni per dire di sì; c'è bisogno di maggiore condivisione e corresponsabilità tra i territori" Lo sottolinea Paolo Trande, capogruppo Pd, a margine dell'incontro fra sindaco, assessore alla Mobilità e il Gruppo consiliare democratico

“Pur non contestando, in linea di principio, la richiesta di adeguamento (+0,10 centesimi a terra e +0,30 a bordo) delle tariffe urbane a causa dell'aumento dei costi di gestione del servizio, insieme a sindaco e assessore abbiamo convenuto che, al momento, non ci sono le condizioni per rispondere positivamente alle richieste di SETA". Così Paolo Trande, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale, in merito alla riunione di maggioranza tenuta ieri per esaminare la richiesta di aumento tariffario.

"Quando ne approvammo la costituzione, facendovi confluire l'azienda di trasporto pubblico modenese (ATCM) allora in attivo con l'auspicio di giungere ad un unico soggetto che gestisse la mobilità di area vasta, eravamo assolutamente consapevoli dell'asimmetria tra il potere decisionale delle singole Amministrazioni, da un lato e dall'altro l'Azienda che gestiva unitariamente la mobilità negli stessi territori - spiega Trande - Tuttavia a persuaderci fu proprio l'idea  che per migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini fosse necessaria una governance di area vasta della modalità gomma-ferro".

"Avendo come ovvio l'azienda che andava a nascere un bilancio unitario di gestione, questo, come sottolineammo anche in occasione della discussione in Consiglio, avrebbe richiesto uno sforzo di condivisione e corresponsabilizzazione da parte di tutti i Comuni coinvolti. L'obiettivo della omogenizzazione dei servizi e della compartecipazione dei cittadini delle diverse aree territoriali andava e va tuttora perseguito con determinazione, ma le valutazioni solitarie e asincrone di un'Amministrazione rispetto ad un'altra ne rendono oggettivamente difficile il perseguimento. In attesa del nuovo assetto istituzionale di governo della mobilità interprovinciale a tutte le Amministrazioni è richiesto un atteggiamento di minore individualismo e una maggiore predisposizione all'analisi dei problemi e alla programmazione condivisa, senza le quali è impossibile realizzare il sistema integrato di mobilità pubblica interprovinciale che è la chiave di volta per una mobilità sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale e quindi della salute e della qualità della vita".

"Per questo conclude Trande - come Gruppo consiliare abbiamo deciso di appoggiare l'iniziativa che il Comune di Modena, nella persona del sindaco Muzzarelli, avvierà con gli altri partners territoriali (Reggio Emilia e Piacenza) e con la Regione con il preciso obiettivo di ripristinare il principio della condivisione e della parità di trattamento per tutti i cittadini delle aree interessate". 

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