Primarie Pd: il comitato "Modena per Renzi" si presenta alla città
Il consigliere comunale Stefano Rimini guida l'offensiva dei renziani modenesi: "Vogliamo far sapere che ci sono realtà negli enti pubblici che possono e devono essere cambiate, anche qui a livello locale, puntando al merito"
C'è chi li ha definiti liberisti, turbocapitalisti, montiani, di destra. In una parola? "Renziani". Quasi fossero una razza aliena. Al di là degli epiteti e delle etichette, gli aderenti geminiani al comitato "Modena per Renzi", il team a sostegno del sindaco di Firenze nella corsa alle primarie del Pd, si dichiarano orgogliosamente di centrosinistra e ci tengono particolarmente a ribadirlo. "È ora di sfatare il mito che Renzi sia di destra - ha esordito Stefano Rimini, consigliere comunale e portavoce del comitato - Renzi vuole abbassare le tasse e sconfiggere le rendite di posizione, iniziative assolutamente di sinistra". Ma perché proprio Renzi? "È l'unico che va oltre le storie di Ds e Margherita, incarna il vero spirito del Pd che è quello di scrivere una storia nuova, con un'idea originaria e unitaria di Pd".
PROGRAMMA - Al di là degli slogan, i renziani modenesi hanno già le idee chiare sul programma: "Vogliamo cominciare a mettere in discussione le rendite di posizione di chi fa politica o i sistemi di selezione di chi fa carriera all'interno del mondo universitario - hanno affermato - Vogliamo far sapere ai modenesi che ci sono realtà negli enti pubblici che possono e devono essere cambiate, anche qui a livello locale, puntando al merito. Vogliamo far sapere ai cittadini modenesi così come agli iscritti del Pd che un Paese allo sbando come l'Italia non va corretto, ma va rivoluzionato spezzando un sistema che non da né crea lavoro, prospettive o sogni. Rottamare in questo senso significa quindi eliminare una mentalità, la vecchia mentalità politica, usando un linguaggio nuovo”.