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Modena Volta Pagina attacca l'Amministrazione: "No al black friday del cemento"

Il lavboratorio civico si interroga in merito ai progetti presentati nell'Avviso Pubblico e si domand: "Cosa uscirà dal Vaso di Pandora del cemento comunale?:

"Le Manifestazioni di Interesse a costruire pervenute in Piazza Grande sono 41, ma corrispondono a qualcosa come mille alloggi, tre residenze per anziani, due centri commerciali e tutta una serie di piccole richieste di cui alcune ovviamente più accettabili rispetto al mantra del consumo zero di suolo. Sono i comparti di Via Aristotele, Fratelli Rosselli, Via della Pietra, Strada Formigina e quindi Cittanova e Cognento quelli più impattanti e che, ovviamente, suscitano preoccupazione. Tutti interventi da attuare nei prossimi tre anni in attesa del nuovo Piano Regolatore, che ad essere veloci vedrà la luce solo nel 2024".

E' il laboratorio civico Modena Volta Pagina a tracciare questo bilancio dell'Avviso Pubblico emesso dal Comune di Modena per i futuri progetti edilizi in città, "ultimo appello" in vista della tagliola imposta dalla nuova legge regionale che si pone l'obiettivo di limitare il consumo di suolo. Dopo la presentazione dei progetti, toccherà al Consiglio Comunale selezionare le proposte in base ai 5 criteri contenuti nel bando: riqualificazione urbana, rigenerazione della città esistente, offerta di residenza sociale, mobilità sostenibile e permeabilità dei suoli.

"Se questi criteri fossero correttamente interpretati, di tutte le proposte se ne approverebbe a fatica si o no una decina. Se così fosse allora vorrebbe dire (la speranza è sempre l’ultima a morire) che lo spirito della “buona misura” della Bonissima abbiano influenzato la Giunta. Vorrebbe dire che si è capito, finalmente, che non serve consumare aree vergini ma completare gli interventi in corso, anche con piccoli interventi nelle aree periferiche e soprattutto spingere verso il risanamento degli edifici semiabbandonati e vuoti, consentendone, ove possibile, un aumento di volume", auspica Modena Volta Pagina, che vede tra i propri punti fondanti anche quello di un nuovo modello urbanistico contrario ad ogni forma di espansione.

Ma il timore della futura lista civica è chiaro: "Invece di rifare i piani regolatori contenendo da subito e drasticamente il consumo di suolo, la Regione e il Comune finora hanno deciso di andare decisi verso quello che si prospetta, sino a prova contraria, l’ennesimo mal consumo di territorio. Le scelte che il Consiglio Comunale si appresta a fare si spera siano, oltre che motivate, anche  coerenti rispetto ai criteri del bando. Altrimenti si rischia un Black Friday dell’urbanistica".

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