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Sergio Ramelli, il Consiglio Comunale condanna gli atti vandalici

Approvato all'unanimità un ordine del giorno che esprime vicinanza alla famiglia e auspica l'individuazione e la punizione degli autori del danneggiamento della targa

Il Consiglio comunale di Modena condanna gli atti di vandalismo che si sono verificati nel mese di luglio alla targa intitolata a Sergio Ramelli, esprime vicinanza alla famiglia Ramelli “che, anche a distanza di tanti anni, continua a essere colpita da episodi del genere” e auspica “l’individuazione e la punizione dei vigliacchi autori”.

Lo fa attraverso l’approvazione all’unanimità, nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 6 ottobre, di un ordine del giorno presentato dal capogruppo di FI Andrea Galli ed emendato su proposta dello stesso e dei consiglieri Federica Di Padova (Pd), Marco Chincarini (Per me Modena) e Marco Cugusi (Sel).

Nel 2007 la Commissione Toponomastica ha deciso di intitolare una via a Sergio Ramelli studente milanese militante e fiduciario del Fronte della Gioventù che nel 1975, a 18 anni, fu assassinato a sprangate sotto casa da esponenti della sinistra extraparlamentare riconducibili ad Avanguardia Operaia. Lo scorso 8 luglio alcuni individui hanno danneggiato, smontandola, la targa stradale intitolata al giovane, hanno formulato scritte ingiuriose e lasciato sul luogo una chiave inglese, oggetto usato dagli aggressori per uccidere Ramelli.

Il consigliere Galli, illustrando l’ordine del giorno, ha ricordato le parole di condanna già espresse dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli, fatte proprie dal Consiglio con la mozione: “Gli anni di piombo hanno lasciato una lunga linea di sangue nel nostro Paese e dobbiamo stare attenti ad evitare che ritorni quel periodo e che una società divisa torni a ragionare con le armi”; “ se sappiamo leggere la storia, alla violenza non si risponde con la violenza e la decisione del Comune di Modena di dedicare una via a Sergio Ramelli, per dare un segnale di unità della città e della popolazione, fu saggia e lungimirante”.

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