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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il Museo Ferrari tocca quota 77mila visitatori, soddisfazione in Comune

Un primo bilancio dopo un anno di attività del Mef: 200 visitatori giornalieri possono considerarsi un buon risultato? Se ne è discusso in Consiglio Comunale

In Consiglio Comunale approda una nuova discussione sul Museo Casa Natale Enzo Ferrari. L'interrogazione del consigliere Sandro Bellei (PdL) permette di fare il punto su uno dei progetti più interessanti, promettenti e controversi che Modena ha realizzato negli ultimi anni. Il Mef, inaugurato nel marzo 2013, ha infatti compiuto un anno di vita e si presta ai primi bilanci.

I dati per ora analizzati riguardano il periodo marzo-dicembre 2012, che ha fatto registrare 77mila visitatori, di cui il 70% stranieri, oltre all'organizzazione di 120 eventi. I biglietti unici per visitare sia il Mef sia la Galleria civica che sono stati emessi a Modena sono 8.095, a Maranello 5.662 e la navetta Maranello-Modena ha fatto registrare 5mila utenti. Numeri che si prestano a diverse interpretazioni, ma per ora incontrano il favore dell'Amministrazione Comunale, come ha sottolineato l'Assessore alla Cultura Roberto Alperoli, che ha sfruttato un esempio per introdurre il suo discorso: “La Galleria Ferrari di Maranello nei primi anni di attività non ha mai superato i 15 mila visitatori mentre il Mef ne ha contati fin da subito circa 200 al giorno, e solo dal 2013 è entrato nel circuito dei tour operator. I risultati quindi sono sicuramente positivi, forse era stato un azzardo pensare che il primo anno si potessero raggiungere già i 110 mila visitatori. Non vorrei fossimo tutti vittime della sindrome che pare appartenere a questa provincia: quella di mettere in evidenza solo gli aspetti negativi”. 

Sul piatto anche la strategia promozionale del Mef, attualmente affidata all’agenzia Mailander. Lo stesso consigliere Bellei ha ventilato l'ipotesi di un cambio di gestione, affidandola ad “un’agenzia di marketing di comprovata esperienza internazionale o inserendo ai vertici della struttura, addirittura nel Consiglio d’amministrazione, persone che abbiano pieno interesse al successo del museo” e ha ipotizzato la possibilità di “affidare a una struttura del Comune in appoggio a quella esistente”. Ma Alperoli si è detto meno catastrofico: “Forse la promozione poteva partire prima, ma in un anno sono usciti 3.000 articoli, di cui mille sulla stampa estera. Hanno scritto del museo le testate più importanti del mondo, sono giunte troupe televisive da ogni luogo e vi è stata anche girata una puntata di una serie tv in onda sulla Rai. Nessuno credo oggi sia in grado di dire se Mailander poteva fare meglio o no – ha concluso Alperoli – ci vogliono anni per raccogliere quello che si sta seminando”.

Viziato da un rapporto non propriamente felice con la scuderia di Maranello, che non lo ha sostenuto in prima persona fin dal suo concepimento, il Museo dedicato al fondatore cerca perciò nuovi traguardi e i margini di miglioramento sono certamente molti. Ad oggi è in corso la mostra “Grand Prix”, che raccoglie i simboli storici della Formula 1: una buona occasione per sperare in un cambio di marcia.

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