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Cassa integrazione Maserati, Muzzarelli aspetta al varco Marchionne

Nuovo dibattito in Consiglio Comunale sulla situazione del Tridente. L'Amministrazione auspica investimenti e rivendica il lavoro fatto in ottica "motor valley". Muzzarelli: "Noi collaboriamo"

Anche il Comune aspetta con ansia l'arrivo a Modena di Sergio Marchionne, atteso il 17 marzo per una lectio magistralis all'inaugurazione dell'anno accademico Unimore. Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e il suo assessore al Lavoro Andrea Bosi (Sel) ne parlano oggi in Consiglio comunale, rispondendo ad un'interrogazione del Pd trasformata in interpellanza sulla cassa integrazione (quattro giorni in febbraio per 304 addetti, nove in marzo per 250 operai e 54 impiegati) che dal mese scorso tiene banco agli stabilimenti locali del Tridente. Dopo i numeri puntuali già forniti dalla Fiom-Cgil, Bosi in vista del 17 mira ad avere "un quadro puntuale" sul destino modenese della Maserati, che ormai secondo i sindacati produce solo modelli datati in città, e in questo senso la presenza dell'ad Fca sarà "un'occasione per acquisire ulteriori informazioni". 

Attende anche Muzzarelli, che premette in aula: "Ho incontri periodici coi vertici Maserati, ma esistono questioni di riservatezza... C'è un impegno costante al confronto da parte nostra, nel rispetto dei ruoli di ciascuna parte. Parliamo di un'impresa di grande prestigio che porta macchine molto costose sui mercati internazionali, mercati che accusano fluttuazioni pesanti come a seguito della frenata cinese, in atto. Queste fluttuazioni- ricorda il sindaco Pd- hanno portato a difficoltà non da poco".

Come amministrazione, continua allora Muzzarelli, "possiamo favorire la situazione per cui a un'azienda venga garantita la necessaria flessibilità, nel rispetto del lavoro. Stiamo provando a farlo con Regione e Governo. Inoltre assicuriamo vicinanza e collaborazione, continuando a rendere il territorio attrattivo nell'ambito della legge regionale di riferimento". Sta di fatto che il sindaco dice di auspicare "che il 17 Marchionne sia a Modena, nella sede della Fondazione Marco Biagi", e che dunque spieghi. Questo tenendo conto delle "strategie internazionali" del gruppo Fca; ma Muzzarelli si ritiene "abbastanza convinto che Marchionne sappia qual è il valore del territorio modenese, il valore appunto di Ferrari e Maserati" ma anche della filiera di "pmi artigiane di qualità".

Muzzarelli rivendica poi alcuni traguardi già raggiunti: "Per la prima volta dopo tanti anni la Ferrari ha raggiunto una convenzione con l'Università di Modena e Reggio, è iniziata una ricerca sui motori concentrando strategie anche a Modena" medesima. E sarebbe un "grave errore", sbotta il sindaco, appunto "non citare il centro di ricerca Alfa-Maserati a Modena, con 800 ricercatori all'ex carrozzeria Orlandi in via Emilia ovest: speriamo si arrivi a 1.200, e se dobbiam fare uno sforzo per i parcheggi- conferma il primo cittadino- lo faremo". Conclude in Consiglio il sindaco: "Quindi, dire grazie ai lavoratori e dire grazie a Marchionne non mi costa assolutamente niente", senza dimenticare che "siamo piu' che mai impegnati a realizzare un hub regionale dell'automotive a Modena...". Piu' critico il capogruppo Pd Paolo Trande, firmatario dell'interrogazione coi colleghi Marco Malferrari e Andrea Bortolamasi: "Non capiamo come Maserati possa segnare a Modena un aumento della produzione e contemporaneamente registrare piu' cassa integrazione". Ma frena Mario Bussetti (M5s): "Tirare per la giacca le aziende puo' essere comprensibile, ma non paga...".

(DIRE)

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