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CPR a Modena, Muzzarelli frena e chiede un confronto con il Ministero

Il sindaco di Modena sarà costretto ad accettare le decisioni del Viminale per la riapertura del centro di rimpatrio dei clandestini, ma ancora una volta chiede garanzie a Minniti e un contingente autonomo per la gestione della struttura, per non distogliere forze alla sicurezza

"Se a certe condizioni diremo sì a un nuovo centro per i rimpatri degli immigrati a Modena? Siamo disponibili nell'interesse del nostro Paese, io voglio avere un confronto con la mia comunità: qui siamo abituati a discutere in Consiglio comunale e alle assemblee pubbliche, per il coraggio della responsabilità collettiva".

Cosi' il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, scandisce oggi sull'ipotesi ormai confermata che il nuovo centro dell'Emilia-Romagna per i rimpatri, nell'ambito del piano nazionale a cura del ministro Marco Minniti, venga realizzato davvero a Modena. "L'ipotesi di riapertura del Cie a Modena? Ad oggi, relativamente ai centri di permanenza per i rimpatri, non risultano comunicazioni formali. Ho sentito la Regione e formalmente non è arrivato niente: ovviamente, col ministro ci si parla...". 

Ma evidenzia l'ex assessore regionale: "Abbiamo detto fin da subito che per noi i vecchi Cie sono seppelliti, quell'esperienza è completamente chiusa e superata. Stiamo ragionando per non farci imporre dei centri, riteniamo opportuno il confronto su alcuni punti fondamentali".

Quali nuove condizioni allora? Prosegue Muzzarelli: "Stiamo parlando di centri permanenti per i rimpatri, il primo punto è la garanzia assoluta del rispetto dei diritti umani e della dignità delle persone, che deve essere controllata anche dalle istituzioni del territorio". Secondo: "Serve la garanzia- continua il sindaco modenese- che negli eventuali centri sia impegnato personale qualificato, e che questo non sia in nessun modo sottratto ai corpi dello Stato per l'ordine pubblico del territorio. Serviranno forze dedicate e un magistrato dedicato, cosi' come corpi dello Stato provinciali rafforzati". 

In più, avanza Muzzarelli, "vogliamo il miglioramento della prevenzione e della repressione dei fenomeni illegali riconducibili all'immigrazione, questo per trovare tutte le condizioni affinchè i rimpatri si facciano seriamente". Conclude con uno slancio il sindaco: "Auspichiamo che il Governo, anche attraverso l'impegno dell'Ue, non scarichi ma collabori".

(fonte DIRE)

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