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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Opere pubbliche, tre anni per cambiare Modena

Il sindaco e presidente della Provincia Giancarlo Muzzarelli ha illustrato in Confindustria i piani infrastrutturali dell'amministrazione locale

Nonostante la crisi ancora imperversante e le difficoltà con cui i comuni si trovano a dover far i conti, gli interventi pubblici continuano ad essere il tema centrale in ogni strategia di sviluppo. Non è dunque un caso che anche a Modena l'Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) abbia invitato in un apposito incontro, tenutosi ieri sera in Confindustria, l'amministrazione locale per comprendere meglio quali orizzonti attendono gli imprenditori del settore e l'intera comunità.

"Dopo anni di recessione ed una riduzione degli appalti del 45% - ha dichiarato il presidente dell'organizzazione Stefano Zaccarelli - è giunto il momento di voltare pagina. Per questo auspichiamo una maggiore collaborazione con le istituzioni mirata a dare un significativo slancio alla tanto attesa ripresa."

"Da parte nostra - ha ribadito il sindaco Gian Carlo Muzzarelli - con il patto per la crescita abbiamo sottoscritto l'impegno di tornare ad essere competitivi. E le opere che ci accingiamo a varare risulteranno di vitale sostegno a tutte le nostre attività economiche." Particolare rilievo assumerà, perciò, nel piano strategico della Provincia, la trasformazione della società Autobrennero con conseguente sblocco di risorse utili alla realizzazione della Cispadana (costo 1,3 miliardi) e della bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo (598 milioni) che, debitamente modificata nel collegamento con Modena Nord e nell'eccessivo numero di caselli previsti lungo il percorso, consentirà il decollo dello scalo merci di Marzaglia.

Non secondari sono, comunque, gli altri obiettivi in cantiere tra i quali spiccano: la creazione della terza corsia sulla A22 nel tratto Modena-Verona: il prolungamento della complanare della A1 dalla Nuova Estense al casello di Modena sud; la costruzione della Pedemontana (12 milioni) il cui progetto preliminare è stato approvato con screening ambientale di esito positivo. 60 sono, invece, i milioni di investimento previsti in città, completamente coperti da accantonamenti, concessioni e operazioni immobiliari, buona parte dei quali riservati a riqualificazione e sviluppo urbanistico.

"Nel 2016 - ha poi aggiunto Muzzarelli - le tasse, incrementate l'anno scorso a causa delle difficoltà finanziarie, torneranno a calare. Non per questo ci attarderemo a perseguire il nostro programma. Mi riferisco, in particolare, alla riqualificazione dell'ex area AMCM, destinata a diventare un polo culturale, al recupero del Liceo Carlo Sigonio, al completamento delle scuole Mattarella. Nei prossimi tre anni, Modena e provincia avranno un aspetto ancora più moderno e funzionale di quello attuale."

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