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Decreto Minniti, Muzzarelli scrive a Salvini: "Alcuni eventi a rischio"

Il sindaco Muzzarelli scrive al ministro Salvini: così alcune iniziative sono a rischio, a un anno dall’introduzione delle nuove norme bisogna fare il punto

Nell’organizzazione degli eventi e delle manifestazioni pubbliche è necessaria una verifica dei risultati raggiunti con l’applicazione delle disposizioni su “safety e security” a un anno dalla loro introduzione a seguito del Decreto Minniti e valutare poi eventuali interventi che consentano, pur garantendo l’imprescindibile esigenza di sicurezza, di non rinunciare ad alcune attività, in particolare a quelle promosse da associazioni, parrocchie e mondo del volontariato. E’ la richiesta del sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, condivisa con i sindaci dei principali Comuni del territorio e rivolta al ministro dell’Interno Matteo Salvini. La lettera è stata inviata anche ai vertici nazionali e regionali dell’Anci, l’Associazione che riunisce i Comuni presieduta da Antonio Decaro.

Muzzarelli evidenzia come i provvedimenti di tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico introdotti dopo i tragici eventi di piazza San Carlo a Torino del giugno 2017 abbiano “certamente consentito di prevenire rischi e accresciuto l’impegno delle istituzioni e dei cittadini in materia di sicurezza e di coordinamento e integrazione delle azioni”, ma sottolinea anche che “si sta palesando il rischio di scoraggiare e perfino inibire iniziative ed eventi, in particolare quelli svolti da associazioni di volontariato, parrocchie, associazioni culturali e di categoria”. Sulla base dell’esperienza modenese, infatti, quelle disposizioni, pur con la disponibilità di Prefettura e Questura ad “applicare le circolari con rigore, ma allo stesso tempo con intelligenza e flessibilità”, non sempre sono “adattabili alla grande varietà degli eventi e in diversi casi scoraggiano gli organizzatori oppure impongono costi aggiuntivi, non sempre sostenibili e giustificati, ai promotori e al Comune”.

Un tema già emerso lo scorso anno, quando diversi comuni avevano annullato eventi tradizionali nell'impossibilità di fare fronte a tutti i requisiti di legge. Per il sindaco di Modena, quindi, è necessario evitare che, anche involontariamente, “si possano alimentare eccessi di paura presso i cittadini oppure possano generarsi situazioni che in caso di panico potrebbero rivelarsi controproducenti, sia per l’incolumità dei cittadini che per la gestione dell’ordine pubblico. Peraltro, una diminuzione delle iniziative di animazione dei luoghi pubblici avrebbe effetti negativi sulla ripresa in corso del turismo e certamente non aiuterebbe la promozione delle politiche di sicurezza urbana, che traggono evidente beneficio dalla appropriazione pacifica e collettiva degli spazi urbani e dalla socialità”.

Muzzarelli conclude la lettera dicendo che “pur consapevoli della delicatezza del tema, riteniamo quindi che sia opportuno fare il punto e individuare insieme le soluzioni per compiere un passo avanti nella sintesi tra l’imprescindibile esigenza della sicurezza e la non meno importante libertà di iniziativa culturale e ricreativa dei cittadini”.

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