Comune, un dipendente su quattro ha sim o chiavetta usb spesata
In piazza Grande, su 2.000 dipendenti, in 526 hanno o una sim per la telefonia mobile o una chiavetta usb per navigare in internet: tutto questo completamente spesato dal Comune, una spesa in costante aumento negli ultimi tre anni
Dopo la spesa per le bollette sulla telefonia fissa, il consigliere comunale Lega Nord Nicola Rossi torna all'attacco sulla telefonia mobile: "Negli ultimi tre anni la spesa per la telefonia mobile è sempre aumentata", osserva l'esponente del Carroccio. Infatti, se nel 2008 la spesa totale per le utenze della telefonia mobile era di 106mila euro, nel 2009 è passata a circa 111mila euro, fino ad arrivare ai 116mila del 2010.
“Cosa dire poi delle 526 tra sim e chiavette USB attualmente attive? - insiste Rossi - mi sembra un numero esorbitante, tenendo conto del totale dei dipendenti del Comune di Modena, circa 2.000 e che il Comune stesso on svolge una attività commerciale per la quale sarebbe utile e a volte indispensabile l’utilizzo del cellulare. Se ho analizzato correttamente i dati fornitimi, uno su 4 utilizza una sim o una chiavetta. Mi chiedo se sia stato fatto un rigoroso controllo della necessità di emissione di un numero così elevato di sim o se ormai si le lascino ai possessori per consuetudine”.
Il consigliere chiede se mai ci siano stati dei controlli: "Quando è stata fatta, se è stata fatta, l’ultima verifica? E’ stato affidato a un dirigente il compito di controllare e intervenire per abbattere i costi laddove siano assolutamente inutili e non giustificati per l’attività da svolgere? Esiste un progetto di abbattimento dei costi e se sì quali sono i risparmi attesi? Per quanto riguarda la rete noleggiata da Acantho spa, partecipata da Hera al 79,92%, quali sono stati i criteri di selezione del fornitore? Ogni quanto tempo si verificano i contratti per confrontarli con le più vantaggiose proposte di mercato?”
L'esponente leghista passa alla proposta: "Perché non istituire una task force indipendente che si occupi asetticamente e senza logiche politiche perverse, di esaminare il bilancio e individuare le aree di intervento nel recupero di competitività e nell’eliminazione di quelle abbondanti sacche di inefficienza che incidono negativamente sui conti?”
Il consigliere Nicola Rossi conclude auspicando che a queste domande vengano date idonee risposte, ma soprattutto augurandosi che questi interventi in merito agli sprechi siano da "stimolo all’Amministrazione per agire in controtendenza rispetto a quanto fatto fino ad oggi".