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La sinistra modenese non demorde, Piazza Grande chiede la fiducia sullo Ius Soli

Via libera a un ordine del giorno che chiede ai senatori modenesi di attivarsi perché il sì alla legge venga dato quanto prima e al Consiglio dei ministri di porre la fiducia

Il Consiglio comunale di Modena ribadisce la necessità e urgenza dell’approvazione della legge sullo “ius soli” cosiddetto temperato e chiede ai senatori modenesi di attivarsi affinché la riforma della cittadinanza venga approvata quanto prima. Lo fa dando il via libera (a favore Art.1 – Mdp, Pd, Per me Modena, contro Popolo Idea e Libertà e FI, astenuto M5s e Giuseppe Pellacani di FI), nella seduta di giovedì 14 settembre, a un ordine del giorno presentato da Art.1 Mdp, Pd e Per me Modena ed emendato su proposta di Pellacani (FI).

Il documento è stato illustrato dal capogruppo di Art.1 Mdp Paolo Trande. A seguito della presentazione di pregiudiziale da parte del capogruppo di FI Andrea Galli, e dopo gli interventi a favore della stessa da parte del consigliere e contrario da parte del consigliere Trande, l’Aula si è espressa respingendo la pregiudiziale e quindi confermando la trattazione dell’ordine del giorno sullo ius soli. Sul documento, oltre all’emendamento approvato presentato da Pellacani, sono stati presentati da parte di Galli altri 22 emendamenti, tutti respinti, il quale nell’illustrarli ha esplicitato la volontà di fare ostruzionismo. La presentazione da parte del consigliere, che da regolamento prevede 5 minuti per ogni emendamento, è durata all’incirca due ore.

Con la mozione, l’Aula chiede “al presidente del Consiglio dei Ministri, in caso di difficoltà nell’approvazione del DDL 2092, vista la grande rilevanza civile e costituzionale, di porre la questione di fiducia e al Consiglio dei Ministri di autorizzarla”; invita inoltre il sindaco di Modena e la presidente del Consiglio comunale a trasmettere, con una lettera congiunta lo stesso ordine del giorno al presidente del Consiglio dei Ministri Gentiloni e al presidente del Senato Grasso. Il documento, infine, sollecita l’Amministrazione a promuovere momenti di discussione pubblica in cui i cittadini modenesi possano confrontarsi sui temi della cittadinanza e dell’integrazione.

L’ordine del giorno definisce quanto avvenuto in Senato nella discussione della legge “una vergognosa bagarre scatenata dai senatori della Lega Nord nel tentativo di fare ostruzionismo”, “espressione inaccettabile di pregiudiziale ostilità nei confronti di persone comunque pienamente legittimate a risiedere sul territorio della Repubblica”. Evidenzia inoltre la necessità a mantenere distinta la questione del riconoscimento del diritto di cittadinanza da quella del governo dell’immigrazione.

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