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Alluvione, 23 milioni per la messa in sicurezza del nodo idraulico modenese

Approvata proprio ieri "l'ultima" ordinanza di Vasco Errani, che rende disponibili i fondi per interventi strutturali nei bacini dei fium, Secchia, Panaro e del Naviglio. I lavori dovranno concludersi entro dicembre 2015

Oltre 23 milioni di euro per finanziare il secondo stralcio di interventi urgenti relativi al programma di messa in sicurezza idraulica dei bacini dei fiumi, Secchia, Panaro e Naviglio, in seguito agli eventi alluvionali che hanno colpito il Modenese tra il 17 ed il 19  gennaio 2014. La risorse impegnate (esattamente 23 milioni e 118 mila euro) e l’autorizzazione al programma sono contenuti nell’ordinanza (la numero 5) firmata dal commissario Vasco Errani proprio nella convulsa giornata di ieri, che finanzia venti interventi di messa in sicurezza sul sistema di difesa dal rischio idraulico, costituito da casse di espansione e arginature per quanto riguarda Secchia e Panaro, nonché interventi di superamento delle criticità conseguenti agli eventi alluvionali per ripristinare l’officiosità idraulica nei canali consortili.

Questa ordinanza dispone, per quanto riguarda il ‘termine per l’affidamento e l’ultimazione degli interventi’, che i lavori siano affidati entro il 31 dicembre 2014 e ultimati entro i 12 mesi successivi. Si ricorda che i lavori finanziati con l’ordinanza n.3 del 2014 sempre relativa alla sicurezza del nodo idraulico di Modena, poneva come data di affidamento dei lavori il 30 luglio 2014 .Tanto è vero che alcuni sono già iniziati ed altri già terminati. La programmazione degli interventi sia del primo stralcio che del secondo segue un percorso che deve coordinare tempi e modi di interventi più strutturali con interventi di sfalci, potature e manutenzione straordinaria di argini ed alveo.

I lavori dovranno essere attuati dall’Agenzia interregionale per il fiume Po (18 su 20) e dal Consorzio di Bonifica Burana. Interesseranno in particolare per quanto attiene al Secchia l’intera asta poiché si faranno interventi di adeguamento strutturale e funzionale del sistema arginale unitamente ad un approfondito lavoro preliminare agli interventi stessi di indagini sistematiche  e di conoscenza del grado di stabilità e resistenza delle arginature. Inoltre si dovrà  intervenire sulla cassa di espansione al fine di dotarla di sistemi che possano concorrere al superamento di prossime situazioni emergenziali, senza alterare il quadro complessivo del funzionamento già progettato. Sul fiume Panaro occorre completare il quadro degli interventi sulla cassa di espansione per garantire la più efficace riduzione dei colmi di piena a valle. Sul reticolo di bonifica si dovrà  ripristinare ufficiosità idraulica dei canali interessati dagli eventi alluvionali con riferimento al Dogaro e Vallicella.

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