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Ospedale di Castelfranco Emilia, Amicucci replica a Casagrande.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Mi permetto di rispondere, con meno arroganza e minor saccenteria, alle dichiarazioni del Segretario del PD. Innanzitutto, ed è a dir poco singolare, rilevo che nessuna risposta "chiarificatrice" e/o nessuna smentita è stata fornita dal Sindaco e/o dall'Assessore competente per materia ai quali io ed il Comitato che rappresento ci eravamo rivolti. Naturalmente, non possiamo avere un occhio di riguardo verso chi non ha potere decisionale, ragion per cui, è ovvio che le "attenzioni" vengano rivolte a chi siede, nel caso di specie, al tavolo della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria ovvero il Sindaco (e, quindi, non il Segretario del PD) che rappresenta tutti i cittadini, compresi quelli che non lo hanno votato (questa è democrazia….).

Certo che parlare di "dichiarazioni avventate, falsità ed allarmismi" offende sia la mia reputazione che quella del Comitato Liberi di Scegliere (tecnicamente trattasi di diffamazione), ma non è questo il "nocciolo" della questione che il Segretario "abilmente" glissa.
Partendo dal presupposto che nel nostro comunicato viene utilizzato il "condizionale" e vengono rivolte domande (e quindi non contiene nessuna affermazione "categorica"), avremmo preferito leggere maggiori dettagli sulla sorte futura del nostro nosocomio, invece…… un rimando alla campagna elettorale del Sindaco.
E' vero che ne ha parlato illustrando la sua intenzione di voler trasformare l'ospedale in "hospice". Sarebbe stato forse più efficace che il Segretario del PD avesse fornito una definizione di hospice che mi permetto di dare, per chiarezza dei lettori, così come riportata sul sito https://www.clicmedica.it anche perché sicuramente non tutti i cittadini hanno seguito la campagna elettorale del Sindaco e, peraltro, nel programma elettorale del PD, questo termine non compare (per trasparenza….):
""""l'Hospice è una residenza socio-sanitaria per pazienti terminali che ospita Persone non assistibili presso il proprio domicilio, in fase avanzata / terminale di una malattia ad andamento irreversibile, non più suscettibile di trattamenti finalizzati alla guarigione o al contenimento della progressione della malattia (non solo oncologica). Obiettivo principale è accompagnare la Persona e la sua Famiglia in questa fase della vita, nel pieno rispetto della dignità del paziente terminale, mediante il migliore controllo del dolore e dei sintomi fisici e psichici rilevanti per la qualità della vita residua. L'"Hospice" è una struttura residenziale con le caratteristiche di "Casa", l'Hospice è un'offerta socio-sanitaria con limitata tecnologia, ma con elevata intensità assistenziale (low tech, high touch). L'assistenza in Hospice richiede un intenso lavoro di équipe che vede coinvolti medici, infermieri, operatori socio-sanitari, assistenti sociali, psicologi, fisioterapisti, assistenti spirituali e volontari."""
Peraltro, per quanto in mia conoscenza, allo stato non sono presenti nell'organico del Regina Margherita quelle professionalità che un hospice richiederebbe (ad esempio un anestesista), ragion per cui ci chiediamo se le risorse necessarie per "assumerle" non possano essere impegnate per potenziare la medicina con posti letto per acuti di cui la "rete" tanto necessita.

A tal riguardo, mi hanno riferito che, qualche giorno fa, una Signora Castelfranchese (paziente "acuto") è stata ricoverata dal Punto di Primo Intervento di Castelfranco e "dirottata" a Pavullo…. Sicuramente, dopo le sue dimissioni, insieme ai familiari che l'assisteranno, ringrazierà il Sindaco, l'Assessore ed il Segretario del PD. ….
Che la Sanità in Emilia Romagna sia un fiore all'occhiello non è stato da noi messo in discussione, ma che i Castelfranchesi e gli abitanti del Distretto 7 siano stati penalizzati da scelte politiche che negli anni hanno portato al progressivo "impoverimento" del Regina Margerita è altrettanto vero: tagli ai posti letto, trasferimento delle "eccellenze" come la "riabilitazione cardiologica", un servizio di Pronto Soccorso ridotto (caso più unico che raro) in servizio di Primo Intervento "part time".
Mi permetto, ancora, a nome di mia moglie Cristina Girotti Zirotti, Consigliere Comunale della Lega Nord, di ringraziare il Segretario del PD per la pubblicità che, sicuramente non volendo, le ha fatto. Del resto, non credo che il "connubio" sia un reato o qualcosa di cui vergognarsi. Aggiungo anche che abbiamo una figlia e che, se gradisce, sono disponibile a fornirgli privatamente anche il mio albero genealogico (sicuramente troverebbe delle sorprese…..).
Infine, in merito alla "Lega Nord mascherata" (riferito al Comitato Liberi di Scegliere), sicuramente è da preferire alle "maschere nude" (cfr Luigi Pirandello), cioè a quei personaggi che recitano secondo la volontà di altri pur nella consapevolezza che questo sia sbagliato.

Modesto Amicucci - Presidente del Comitato Liberi di Scegliere

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