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Sanità: il Consiglio provinciale approva il Piano attuativo locale

A Castelfranco non cambia nulla, a Pavullo c'è il problema ostetricia, a Finale si va verso una Casa della Salute nonostante la raccolta firme portata avanti dai cittadini contro la chiusura del nosocomio locale

Dpo una discussione lunga quattro ore, il nuovo Piano attuativo locale è stato approvato ieri nella seduta del Consiglio provinciale con i voti favorevoli di Pd, gruppo misto e Udc (contrari Pdl e Lega Nord). Assente l’Idv, ma il presidente del Consiglio Malavasi ha comunicato l’adesione del capogruppo Sergio Pederzini alla proposta.

ODG - L'Udc, con il capogruppo Fabio Vicenzi, ha chiesto maggiore elasticità in modo tale da avere un Pal correggibile in corso d'opera a seconda delle esigenze: questo Odg è stato approvato con i voti favorevoli di Pd e gruppo misto (astenuto il Pdl, contraria la Lega). Approvato anche con il voto favorevole di Pd, Pdl, Lega nord e gruppo misto (contraria la sola Udc) l’ordine del giorno proposto da Bruno Rinaldi, Mauro Sighinolfi e Luca Ghelfi (Pdl). Respinto con voto contrario di Pd, gruppo misto e Udc l’ordine del giorno del Pdl che proponeva alla Conferenza territoriale di rinviare l’approvazione del Pal "per migliorare la proposta, approfondendo e valutando le motivate criticità esposte nel dibattito degli ultimi mesi", tenuto conto "delle perplessità di cittadini, associazioni e comitati". Respinto, infine, con il voto a favore di Pdl e Lega (gruppo misto astenuti, no di Pd e Udc) l’ordine del giorno con cui il Carroccio (primo firmatario Lorenzo Biagi) chiedeva "l’impegno a mantenere i servizi attualmente esistenti nell’ospedale di Finale Emilia, ovvero day surgery e lungodegenza".

SABATTINI - Il Presidente della Provincia Emilio Sabattini ha illustrato a grandi linee i cambiamenti apportati dal nuovo documento: "Abbiamo
tolto una cinquantina di posti letto alle chirurgia, ma perché non rispondevano più a quei bisogni - ha detto - A Castelfranco Emilia non
chiude nessun ospedale,
rimarrà quello che è, a Pavullo c'era il problema di ostetricia, avremmo potuto dire che il governo Berlusconi ci ha fatto chiudere questo reparto, ma così non è stato: non ci sono licenziamenti in atto e non andiamo a chiudere nulla. A Finale Emilia (in corso una raccolta di firme contro la chiusura dell'Ospedale) ci sarà la più grande Casa della salute. Io ho preso un impegno che verrà formalizzato: non chiuderemo finchè non partirà la Casa della salute, a Finale il 50% dei posti letto continuerà ad essere assegnato alla lungodegenza".

IVA - L'aumento di un punto percentuale dell'Iva deciso dal governo sul Pal peserà 4 milioni di euro su un anno: "Abbiamo pensato questo piano a
giugno del 2010, ma dal 2010 al 2011 sono cambiate molte cose - ha aggiunto Sabattini - Una di queste è l'aumento dell'iva dal 20
al 21%. Un rincaro che a livello regionale pesa per 40 milioni di euro: quindi il nostro finanziamento sulla sanità sarà ridotto
di quattro milioni di euro perchè dovremo coprire il punto percentuale di iva", conclude il Presidente. Allo stesso tempo la quantità di trasferimenti rimane invariata, mentre non ci sarà nessun finanziamento per nuovi investimenti.

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