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Piscina al Parco Ferrari? Zero soldi, progetto accantonato... per ora

Per mesi infiammò il dibattito politico locale con una lunga serie di assemblee pubbliche culminate nell'istruttoria in via Razzaboni: ora il famigerato progetto di piscina nel polmone verde viene messo (momentaneamente) nel cassetto

Ha fatto la fine delle cotolette messe nel congelatore, che, in un futuro prossimo o remoto, potrebbero essere alla bisogna riesumate. Questo il destino del famigerato progetto di piscina al parco Ferrari, argomento che ha infiammato l'estate modenese del 2011 caduto poi nel dimenticatoio per la stessa ragione che ha portato la Giunta modenese ad accantonarlo provvisoriamente: non ci sono soldi. Questo quanto emerso in consiglio comunale.

ISTRUTTORIA - Sospeso quindi l’iter del Piano particolareggiato del Parco Ferrari perché il quadro attuale della finanza locale “non garantisce al Comune le risorse economiche necessarie alla realizzazione della parte pubblica del Progetto direttore”. Quanto esposto l'anno scorso in via Razzaboni da partiti e associazioni durante l'istruttoria, verrà posto "alla base del piano particolareggiato”, la cui elaborazione sarà riavviata non appena ci saranno “finanziamenti adeguati, eventualmente da ricercare anche nell’ambito degli importanti progetti di riqualificazione che riguarderanno quell’area della città”. Così la Giunta per bocca del Sindaco Giorgio Pighi.

ODG - Nel corso della discussione in Aula sono stati presentati due ordini del giorno: uno di Sandra Poppi del gruppo consiliare Modena5stelle-beppegrillo.it, che è stato respinto con il voto favorevole della proponente e di Idv, contrario di Pd e Sinistra per Modena, e l’astensione del Pdl e della consigliera Pd Ingrid Caporioni; uno del Pd, presentato dal capogruppo Paolo Trande, approvato nonostante il voto contrario di Pdl, Sinistra per Modena, Modena5stelle-beppegrillo.it e Idv, e l’astensione di Ingrid Caporioni del Pd. Poppi ha chiesto la definitiva la cancellazione del progetto, proponendo però la cura del verde al Parco Ferrari e la ricerca di collocazioni alternative per l’impianto natatorio “in zone o fabbricati di recupero”. La mozione del Pd, invece, esprimeva “apprezzamento per il lavoro sul Piano direttore svolto dal gruppo tecnico”, ringraziando le associazioni e i cittadini che hanno portato il proprio contributo durante l’istruttoria e condividendo "la valutazione della Giunta di sospendere il piano visto il quadro economico dell’Amministrazione”.

DIBATTITO - "L’Amministrazione ha parlato finora di project financing - ha attaccato il pidiellino Michele Barcaiuolo - e adesso dichiara di sospendere il progetto perché non ci sono risorse: o non era vero quello che si è detto allora – ha aggiunto – o non è vero quello che si dice oggi”. Secondo Eugenia Rossi di Idv: “il problema non esiste e forse non è mai esistito, se non come diatriba politica del Pd. Siamo di fronte a un errore di procedimento: si sta parlando di un’area con destinazione d’uso a verde pubblico e non la si può cambiare se non attraverso un percorso di modifica della destinazione”. L’assessore all’Ambiente Simona Arletti ha evidenziato che “nel giro di un anno anche solo i 200 mila euro per tre anni previsti per la realizzazione di una piazza verde sono diventati un’utopia: la Giunta ha dovuto prendere atto di una situazione completamente cambiata. Il piano non è mai stato a costo zero, lo era la piscina”.

 

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