Il Comune rivoluziona le sue partecipazioni societarie. Innanzitutto si passa da 14 società a 9 e per Hsst, la holding di Hera in cui le varie società avevano fatto confluire le loro partecipazioni, è previsto a breve lo scioglimento. Il Comune, inoltre, esce da Promo, Banca Etica, Bper e Carpiformazione (già in liquidazione dopo la nascita di Formodena), mentre per altre due società si apre invece un periodo di approfondimento: rispetto a Modenamoremio il mantenimento della partecipazione societaria è subordinato alla condizione che l’Assemblea dei soci deliberi il passaggio da un consiglio di amministrazione con 11 componenti a un amministratore unico, per Ervet la valutazione verrà fatta, invece, rispetto alle nuove funzioni assegnate alla società.

Queste sono le previsioni del Piano di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie approvato ieri dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli in base a quanto previsto e deciso dal piano di Stabilità 2015.  Tra le linee guida previste nel piano di razionalizzazione ci sono: l’obbligo di eliminare società o partecipazioni societarie non indispensabili al fine di perseguire gli scopi istituzionali; soppressione di società che risultino gestite solo da amministratori o in cui il numero degli amministratori è superiore a quello dei dipendenti.

Complessivamente il Comune abbandonerà Promo, Banca Etica, Bper e Carpiformazione oltre che, come detto, Hsst (questo poi farà sì che il comune diventi titolare diretto delle partecipazioni in Hera). Si manterrà la posizione dentro Cambiamo (società con lo scopo della riqualificazione e ritenuta fondamentale per il raggiungimento di tale scopo); allo stesso modo il Comune resterà dentro Seta spa e dentro Modena fiere srl.