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Gay Pride, la sfilata sarà lungo i Viali. Annunciata una contromanifestazione

Il corteo partirà e arriverà al parco Novi Sad senza interferire con le iniziative in via Emilia centro. Il comitato "San Geminiano Vescovo" ha invece preannunciato un corteo che arriverà davanti al Duomo

Il corteo del Gay pride dell’1 giugno partirà nel primo pomeriggio dal parco Novi Sad e seguirà un percorso ad anello intorno al centro storico per tornare al Novi Sad dove si svolgeranno le iniziative di chiusura. Il corteo, in questo modo, non passerà per via Emilia centro per evitare di interferire con il Mercato europeo, già in calendario da tempo, e con le eventuali iniziative a carattere elettorale in caso di ballottaggio.

A illustrare il percorso del Gay pride, per il quale i numerosi organizzatori stanno ancora definendo con gli enti competenti i dettagli organizzativi, è stata l’assessora alle Pari opportunità Irene Guadagnini che ha risposto oggi, giovedì 4 aprile, in Consiglio comunale all’interrogazione presentata da Giuseppe Pellacani, Energie per l’Italia.

Il consigliere ha chiesto chi sono gli organizzatori del Gay pride, quanti partecipanti sono previsti, dove si svolgerà l’evento, con quali modalità sarà organizzata la gestione, dalla sicurezza alla pulizia delle aree interessate, e chi vi provvederà.

A Modena, ha risposto l’assessora, il Gay pride è organizzato da una varietà di associazioni del mondo Lgbt coordinate da Arci gay tra le quali Agedo, Famiglie Arcobaleno, Rete genitori Rainbow, Gruppo trans, associazione universitaria MoReGay e sono attese circa diecimila persone. Tutti gli oneri per lo svolgimento della manifestazione sono a carico dei soggetti organizzatori e sono connessi alle disposizioni degli organismi competenti. Il Comune ha concesso il patrocinio e gestirà i servizi essenziali, come per qualunque altra manifestazione cittadina di analogo livello (per esempio gare podistiche e ciclistiche, sfilate, fiere, mercati e concerti). I costi sostenuti dall’amministrazione comunale saranno, quindi, quelli per la per la pulizia stradale e per la presenza e il servizio della Polizia Municipale nelle zone interessate dall’evento.

Nel frattempo il comitato di laici cattolici "San Geminiano Vescovo" - sorto proprio a seguito dell'annuncio del Pride - ha fatto sapere che organizzerà una contromanifestazione, ovvero quello che viene definito un atto di un "atto di riparazione allo scandalo del Modena Pride consisterà in una Processione pubblica". Spiega il comitato: "Ad un pubblico scandalo deve corrispondere una pubblica riparazione. Non, dunque, un atto privato o, potremmo dire “nascosto”, ma un atto liturgico, come la Chiesa Cattolica ben dispone attraverso le processioni penitenziali per ottenere il perdono e la grazia per i gravi peccati inflitti contro il Sacro Cuore di Gesù e contro il Cuore Immacolato di Maria SS".

A quanto si apprende la Processione passerà per le vie del centro storico di Modena per concludersi dinnanzi al Duomo, ma non p ancira stata resa nota la data, che difficilmente potrà coincidere per questioni di ordine pubblico con quella del 1 giugno. "Non ci stupisce il patrocinio della regione Emilia Romagna all’iniziativa di Arcigay - attacca il comitato - non capiamo lo stupore dal momento che la nostra regione, sempre in prima linea sulle politiche arcobaleno, è a caccia della manciata di voti che gli servirebbe per stare a galla. Curioso che le stesse politiche e lo stesso metro di interesse non sia attuato per il sostegno alle famiglie naturali, uniche e possibili cellule della società per non ritrovarsi presto in un ospizio - l’Italia - senza più via d’uscita". 

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