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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Finale Emilia

Petizione contro il maxi allevamento di Finale, consegnate ai sindaci 71mila firme

Gli animalisti di Leal hanno presentato le numerossisime sottoscrizioni ai primi cittadini di Finale EMilia e Bondeno. L'impianto della Società Agricola Allevamenti Cascone è ora al vaglio della valutazione di impatto ambientale

La petizione contro il maxi allevamento aperta dalla Lega Antivivisezionista Onlus è volata e nel giro di poco tempo ha quasi raggiunto 71mila firme consegnate oggi 8 novembre al Sindaco di Finale Emilia Sandro Palazzi, al Sindaco di Bondeno Fabio Bergamini e alla dottoressa Simonetta Poli, Responsabile del Servizio Valutazione, Impatto e Promozione sostenibilità ambientale - Regione Emilia Romagna.

Come noto, la Società Agricola Allevamenti Cascone vorrebbe insediare sul territorio un nuovo impianto per un enorme allevamento intensivo di pollame (con 85mila polli da ingrasso e 60mila galline) e di suini, che farà posto a 3mila maiali da produzione (da oltre 30 kg) e 900 scrofe.

Una fortissima opposizione al progetto è partita sin dall'estate promossa dalla Lega Antivivisezionista unitamente all'Osservatorio Civico “Ora tocca a noi” e agli ambientalisti. Leal ha poi lanciato una petizione che con 71mila firme (a oggi, ma la raccolta rimane aperta) indica come i cittadini non approvino queste industrie della morte. Gian Marco Prampolini presidente LEAL Lega Antivivisezionista, ricorda: "Stiamo parlando di un ecomostro, un impianto pensato per un enorme allevamento intensivo che porterà inquinamento, miasmi, svalutazione immobiliare, pessima pubblicità e un inferno per migliaia di animali come documentato da numerose e recenti investigazioni in decine di allevamenti italiani".

Le responsabili di LEAL Ferrara - Bologna Stefania Corradini e Maria Cristina Testi, responsabile di LEAL Modena, collaborano intensamente per bloccare il progetto, del quale le istituzioni stanno valutando l'impatto ambientale. Sottolinea Stefania Corradini: “Questa Regione è già tutta fortemente impattata e degradata dalla presenza di allevamenti intensivi. Riteniamo che un nuovo impianto di questa portata sarebbe una scelta davvero impopolare in un territorio così pesantemente sfruttato da questi insediamenti. Non dimentichiamo che un allevamento di queste proporzioni richiederebbe l’impiego di una quantità esorbitante di risorse idriche e non farebbe che aumentare il già intenso traffico su ruote nella zona. Abbiamo dibattuto anche queste gravi criticità in un convegno che LEAL ha organizzato lo scorso 7 ottobre a Finale Emilia dove relatori esperti, tra i quali l'Onorevole Mirko Busto, ingegnere per l'ambiente e il territorio, hanno esposto i reali pericoli di progetti di questa portata.

Il messaggio lanciato da Maria Cristina testi è chiaro: “Come si può pensare di continuare irresponsabilmente a dare vita a nuovi maxi allevamenti intensivi, al di là di ogni logica di contenimento che ogni Paese civile dovrebbe mettere in atto per politiche più attente alle problematiche ambientali, locali e globali? LEAL Lega Antivivisezionista diffonde uno stile di vita vegan ed è contro ogni forma di allevamento e crudeltà nei confronti di ogni vivente. Invitiamo le istituzioni a non ignorare il fatto che già da anni l’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) e la FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations) hanno espressamente invitato i Governi ad orientarsi verso una drastica riduzione del consumo di carne e derivati, a causa dell’insostenibile impatto ambientale che gli allevamenti hanno sul Pianeta”.

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