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Politica Caduti in Guerra

Piano del commercio, si valuta la ridefinizione delle proposte in Provincia

Il Presidente Emilio Sabattini incontra i sindaci dei comuni interessati da nuovi insediamenti commerciali, riqualificazioni o modifiche di strutture esistenti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Le proposte che la Provincia di Modena ha avanzato ai Comuni relativamente ai nuovi insediamenti commerciali da inserire nel Piano provinciale (Poic)hanno avuto una prima valutazione positiva da parte dei sindaci. Per stabilire come concretamente applicarle ai singoli progetti sarà tuttavia necessario, da parte dei Comuni interessati, un confronto con le rispettive Giunte per arrivare alla eventuale ridefinizione delle proposte e alla sigla di un accordo provinciale.

Si è concluso con l’impegno a procedere in tempi brevissimi su questa strada l’incontro tra il presidente della Provincia Emilio Sabattini e i sindaci dei Comuni interessati da nuovi insediamenti commerciali, riqualificazioni o modifiche di strutture esistenti (Modena, Concordia, Campogalliano,
Castelfranco, Finale Emilia, Sassuolo, Formigine e Soliera) che comportano nuove superfici di vendita da attivare subito per circa 20mila metri quadrati, tremila dei quali di alimentari. All’incontro erano presenti anche i sindaci dei Comuni capidistretto, dal momento che una delle ipotesi avanzate da Sabattini, e cioè il ripensamento della destinazione commerciale prevista dalla vecchia programmazione e non ancora realizzata, andrà valutata a livello di ambito territoriale.
 
Le altre proposte che il presidente della Provincia ha avanzato ai sindaci, come già anticipato alle associazioni economiche, riguardano una riduzione della superficie di vendita complessiva dei nuovi insediamenti rispetto alle proposte avanzate dai Comuni; la destinazione ai centri commerciali naturali di una quota degli oneri di urbanizzazione derivanti dai nuovi investimenti; un impegno, per quanto riguarda il settore alimentare, a non attivare nuovi investimenti per un periodo di tre anni, al fine di monitorare i nuovi fabbisogni che nasceranno con la realizzazione delle nuove arterie infrastrutturali quali Cispadana e “bretella”.
 
I sindaci hanno condiviso inoltre la proposta di sollecitare i privati che promuoveranno gli investimenti ad operare in stretta sinergia con le
aziende del territorio, sia per quanto riguarda la realizzazione delle opere infrastrutturali sia l’utilizzo e la vendita di prodotti locali.
Un nuovo incontro con i sindaci, per definire e sottoscrivere l’accordo, sarà convocato la prossima settimana.
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