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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ricostruzione, varato dalla Regione un piano da 530 milioni

Approvato il Piano annuale 2013-2014 per la riparazione e il ripristino delle opere pubbliche, dei beni culturali e dell'edilizia scolastica e universitaria danneggiati dal sisma: 656 gli interventi finanziati tra le province colpite

C'era molta attesa per il piano degli investimenti pubblici sulla ricostruzione, che è stato finalmente varato con una delibera di Giunta Regionale lo scorso 30 settembre. Il provvedimento si compone di un lungo elenco di interventi, per un valore complessivo di 530 milioni di euro, spalmati su tutti i comuni colpiti dal sisma. Il dettaglio dei singoli interventi è consultabile attraverso le tabelle pubblicate sul sito della Regione Emilia-Romagna; per esigenze di sintesi riportiamo di seguito solo i volumi degli interventi.

I Piani annuali 2013-2014 specifici sulle opere pubbliche segnano un importo complessivo di circa 134 milioni di euro (pari a circa il 25% del totale, per 180 interventi), mentre i beni culturali soggetti a tutela circa 282 milioni di euro (pari a circa il 53% per 357 interventi). È stato anche predisposto separatamente, per via della fonte di finanziamento, il Piano per l’edilizia scolastica e università, che ammonta a 105 milioni di euro (circa il 20% del totale) per 119 interventi. Sono stati, inoltre, accantonati circa 9 milioni per interventi in cui siano presenti proprietà miste pubbliche/private/Umi che incidono sulla somma totale di 530 milioni per circa il 2%. La parte predominante dei Piani è rappresentata dagli edifici che sono soggetti a tutela: su 656 interventi questi sono 411 (per 343,5  milioni di euro), pari a circa il 65% del totale.

Con il provvedimento è stato anche approvato il regolamento che contiene le disposizioni legislative alle quali gli enti attuatori dovranno scrupolosamente attenersi, le tipologie dei lavori ammissibili e finanziabili, in particolare per quanto attiene il restauro attraverso la riparazione con rafforzamento locale o il ripristino con miglioramento sismico dei beni culturali.

I vari piani contengono, suddivisi per tipologie, gli interventi che hanno ricevuto i finanziamenti in base alle priorità e percentuali condivise, calcolate sul danno complessivo subito e riferite alla somma totale dei fondi disponibili per l’annualità 2013-2014. Tutte le tipologie del Programma sono state accorpate in otto raggruppamenti così individuati: strutture sanitarie, comuni e province, edilizia scolastica e università, enti religiosi, beni demaniali e beni ecclesiastici di proprietà pubblica, opere di bonifica e irrigazione, monasteri conventi sinagoghe e ex chiese e conventi, proprietà miste pubbliche e private. I raggruppamenti delle tipologie che hanno avuto il maggior numero di interventi sono: Comuni e Province per un importo complessivo di circa 160 milioni di euro (pari a circa il 30%, per 264 interventi), gli Enti religiosi per un importo complessivo di circa 125 milioni di euro (pari a circa il 24%, per 169 interventi), seguono le strutture sanitarie e le opere di bonifica e irrigazione. Curioso notare come, tra gli interventi minuti inferiori ai 50mila euro, trovi posto anche la Banda Musicale di Modena, che riceve 12mila euro senza apparente logica spiegazione.

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