rotate-mobile
Politica Caduti in Guerra / Viale Martiri Libertà, 38

Commercio: Pdl, gli ex aennini non sostengono il capogruppo Mazzi

Il Pdl si sfalda nel chiedere il rinvio della discussione del Poic in attesa dell'approvazione della manovra: al momento della votazione della proposta di Dante Mazzi, i consiglieri Rinaldi e Sighinolfi hanno lasciato l'aula

L'espressione mostrata ieri pochi istanti prima della votazione era piuttosto eloquente: scuro in volto come non mai, Dante Mazzi, capogruppo Pdl, non ha ricevuto il sostegno dei suoi colleghi di gruppo Bruno Rinaldi e Mauro Sighinolfi, ex aennini fedelissimi del vicepresidente del consiglio regionale Enrico Aimi. Motivo del contendere la proposta della guida del primo gruppo di opposizione di sospendere la discussione del Poic (Piano per gli insediamenti commerciali) adottato lo scorso luglio in attesa della definitiva approvazione dellla manovra del Governo Monti.

NON VOTO - Al momento del voto, con grande nonchalance, gergalmente parlando, i dissidenti ex aennini "hanno fatto la vecchia": Rinaldi, per esempio, si stava concedendo una bevanda calda fornita dalla macchinetta automatica sulla soglia d'ingresso dell'aula in attesa di aprire. Alla chiamata al voto fatta a gran voce dal presidente dell'assemblea Demos Malavasi, Rinaldi è uscito dall'aula così come il suo compagno (pardon, collega) Sighinolfi. La loro assenza non è risultata determinante ai fini dell'approvazione della proposta Mazzi, dato che Pd, Idv, Udc e gruppo misto avrebbero comunque avuto la maggioranza, ma il segnale lanciato non è stato da poco. Il Poic è stato poi approvato con i voti favorevoli da Pd, Idv e gruppo misto, contrari Udc, Pdl e Lega.

POIC - Alla fine della discussione, il Consiglio provinciale ha approvato le decisioni adottate lo scorso luglio: le uniche modifiche riguardano l'accoglimento di alcune osservazioni che precisano meglio le scelte di pianificazione come l'integrazione del Piano, su richiesta della Regione, con l'indicazione esplicita che negli insediamenti si dovrà tenere conto del progetto di tutela e valorizzazione del paesaggio denominato "Contratto di fiume/paesaggio del medio Panaro".

LIBERALIZZAZIONI - "Nessuna delle osservazioni metteva in discussione l'impianto del Piano - ha sottolineato l'assessore alle Politiche per l'economia locale Daniela Sirotti Mattioli - né sugli aspetti commerciali nés quelli di sostenibilità ambientale e territoriale. Si tratta di un Piano ragionevole ed equilibrato che tiene conto delle esigenze dei Comuni e, sezna stravolgere l'assetto del settore, offre opportunità di sviluppo, consente di mettere in campo nuovi investimenti e di creare posti di lavoro. Lo troviamo molto in sintonia con l'appello per le liberalizzazioni lanciato oggi da alcune importanti organizzazioni cooperative al governo affinché nel commercio siano eliminato vincoli eccessivi alla concorrenza". L'aspetto ironico di questo appello, un inserzione a pagamento sul Corriere della Sera, è che tra i firmatari figura anche l'Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori, raggruppamento nazionale delle cooperative rosse: peccato che la scorsa estate, a porsi con forte contrarietà al Poic ieri approvato ci fu la stessa Lega Coop, la quale si oppose con forza a un centro commerciale alimentare ad Appalto di Soliera.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Commercio: Pdl, gli ex aennini non sostengono il capogruppo Mazzi

ModenaToday è in caricamento