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Regionali, il Popolo della Famiglia si smarca dal centrodestra: "Candidato autonomo"

Una lista autonoma di ispirazione cristiana e liberale, alternativa alla destra e alla sinistra con un proprio candidato governatore: questo il progetto del partito di Adinolfi in Emilia-Romagna, che guarda anche a Samorì

"Una lista autonoma di ispirazione cattolica e liberale che si propone di raccogliere il consenso dei tanti cittadini delusi e insoddisfatti dalle campagne demagogiche e populiste messe in campo dalla destra e dalla sinistra". Lo annuncia il Popolo della Famiglia dell'Emilia Romagna, che alle prossime elezioni regionali correrà quindi in modo autonomo, senza prendere parte alla coalizione di centrodestra e quindi senza appoggiare la candidata salviniana Lucia Borgonzoni.

"Sarà un’iniziativa aperta a tutte le persone di buona volontà che vorranno offrire un contributo, pronta a mettere al centro del dibattito politico tematiche stringenti come la realizzazione di un piano regionale per la famiglia, una strategia mirata per tutelare e promuovere le imprese (in particolare quelle a conduzione familiare e legate alla tradizione manifatturiera regionale) e realizzando una vera e propria riforma della sanità guardando a modelli di eccellenza già presenti, nonché all’attuazione di misure di forte incentivazione finalizzate a contrastare la spopolamento dell’intera dorsale appenninica", spiega una nota del partito.

Dietro la figura di Mirko De Carli, responsabile del partito per "l'Alta Italia", emergono già diverse realtà in campo per la raccolta firme per la presentazione della lista sin dalla prossima settimana, in particolare tra gli altri Il Popolo della Famiglia, il Moderati Italiani in Rivoluzione di Giampiero Samorì e il Partito Valore Umano. "Ma la vera novità è che ha già dato l’adesione una parte significativa della migliore dirigenza di base e territoriale di Forza Italia, che non si riconosce più in un modello di dirigenza esclusivamente cooptativa e nominata dall’alto", spiega il Popolo della Famiglia.

Non prosegue oltre i confini modenesi, dunque, l'asse nato tra il partito di Adinolfi e Fratelli d'Italia, che alle scorse elezioni amministrative aveva corso a liste unificate, facendo presagire una possibile alleanza anche nella competizione elettorale del 26 gennaio.

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