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Prampolini debutta da candidato: "Modena come un'azienda con lo stesso CdA da 70 anni"

La metafora aziendale permea il discorso di Stefano Prampolini, commercialista, moderato e candidato della coalizione di centrodestra che sogna la svolta storica nel governo della città

Il centrodestra modenese apre ufficialmente la campagna elettorale e lancia la sfida a Gian Carlo Muzzarelli sognando - per la prima volta forte di un trend elettorale positivo - di approdare al governo della città di Modena. Una missione che ruota intorno alla figura di Stefano Prampolini, il commercialista 62enne molto noto in città che ha risposto alla chiamata della Lega decidendo di assumere oneri e onori della corsa alla poltrona di primo cittadino. Una scelta che non è stata fatta in modo indolore, dopo diversi malumori tra i partiti, ma che alla fine ha riunito una coalizione trainata dalla Lega e di cui fanno parte anche Forza Italia, Fratelli d'Italia e la civica Siamo Modena. Ma la composizione non è ancora definitiva.

Oggi presso il 212 di via Galilei si sono dati appuntamento numerosi politici locali e qualche sostenitore per lanciare il programma di Prampolini, la cui bozza è stata presentata alla stampa preceduta da due sloga che immaginiamo riecheggeranno da qui alla data del voto (26 maggio) nelle tante iniziative del candidato: "Competenza, non appartenenza" e "Prima i modenesi". Se questa seconda parola d'ordine non poteva mancare nella comunicazione marchiata Lega, il discorso sulle competenze è invece più particolare e proprio del candidato Prampolini, che ha ammesso di averlo posto come condizione per il suo impegno nella corsa elettorale e nell'eventuale azione di governo.

"Nessuno di noi vive di politica - ha spiegato Prampolini con riferimento ai politici locali del centrodestra - Per questo saremo liberi nelle scelte di governo. negli assessorati o negli incarichi come ad esempio i posti nei cda delle partecipate: liberi di mettere persone competenti e di pescare dalle eccellenze della società civile. Non mi interessa cosa ha votato una persona 20 anni fa, ma cosa ha fatto concretamente nella sua vita. Per questo dobbiamo coinvolgere università, imprese, professioni e sociale".

Prampolini parla in modo diretto e senza retorica politica, da chi pur avendo avuto una storia di partito con la Lega Nord di 20 anni fa, ha scelto e praticato la strada della professione. Una "deformazione professionale" che si avverte distintamente nei suoi frequenti riferimenti al mondo economico e alla stessa amministrazione vista come "azienda", con cui fare i conti come fa un commercialista: "Il comune di Modena è come un'azienda che ha lo stesso consiglio di amministrazione da più di 70 anni e che ora va rilanciata per aumentare il fatturato" è la metafora usata dal candidato nel descrivere la "sfida e l'impegno gravoso" che ha assunto.

Il programma si articola poi in vari punti, toccando tutti i temi principali e partendo ovviamente dalla sicurezza, con un ruolo rafforzato della polizia di prossimità, ma soprattutto un "cambio di indirizzo mentale" verso il tema, che Prampolini sfiora citando addirittura la "tolleranza zero" dei tempi newyorkesi di Rudolph Giuliani.. Altro tema centrale è quello della rimodulazione dei servizi, con tagli volti a ridurre le inefficienze e soprattutto a sostenere con un intervento del tutto nuovo la maternità, tema che il candidato mette in cima alle priorità.

Ma è l'economia il grande punto di forza di Prampolini, che inevitabilmente insiste e insisterà da qui a maggio sui temi del fisco, della razionalizzazione della spesa e del sostengo alle imprese capaci di creare valore aggiunto. Non a caso uno degli sloga riguarda proprio il "rilancio della Modena produttiva".

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