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Registro unioni civili, la prima coppia gay modenese si è iscritta

Il sindaco Muzzarelli difende la scelta del registro: "Ufficializziamo un modo di essere cittadini alla pari nella comunità modenese". Registrati come coppia Alessio De Gioia e Andrea Alebbi: "Emozionatissimi, non facciamo male a nessuno"

Stamane a mezzogiorno la prima coppia omosessuale modenese ha ratificato il proprio legame iscrivendosi al registro delle unioni civili. “Con l’atto di oggi ufficializziamo un modo di essere cittadini alla pari nella comunità modenese. Questo registro, di cui voi siete i primi iscritti, consentirà a tutti di uscire dall’anonimato e di essere riconosciuti pubblicamente come coppia”, ha dichiarato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli a margine della breve cerimonia, aggiungendo poi: “Compito del Sindaco e dell'Amministrazione è quello di creare condizioni che consentano a tutti i cittadini di essere rappresentati e, in questo caso, di esprimere liberamente il proprio amore”.

Protagonisti della cerimonia sono stati due giovani di 26 e 36 anni, Alessio De Gioia e Andrea Alebbi, che non hanno nascosto l'evidente emozione per quello che considerano un gesto davvero importante per le loro vite. “Ci siamo conosciuti su un sito web, poi incontrati ed è stato amore a prima vista”. La coppia omosessuale, accompagnata per l'occasione da famigliari, Arcigay e referenti del Partito Democratico, ha dichiarato di sentirsi un simbolo e portare sulle spalle la necessità di “rispondere a tutta la comunità”. “Siamo i primi, non facciamo male a nessuno”, hanno chiosato.

Un atto simbolico, primo di una serie che proseguirà senza i riflettori della cronaca, concesso dal nuovo strumento predisposto dalla Giunta dopo un ampio dibattito, anche a fronte di accese polemiche su scala nazionale che hanno contrapposto sindaci e Ministero dell'Interno. Modena ha scelto una via più soft, un registro in cui è anche possibile trascriverei matrimoni contratti all'estero, ma che non altera di fatto i diritti e l'accesso ai servizi.

Nel Registro è infatti possibile richiedere su base volontaria l’iscrizione dei matrimoni celebrati all’estero tra persone dello stesso sesso e delle dichiarazioni delle coppie che hanno un progetto di vita comune basato su un vincolo di natura affettiva. L’iscrizione non cambia nella sostanza una legislazione che è già fondato sul concetto di famiglia anagrafica, cioè di iscrizione all’Anagrafe nello stesso stato di famiglia, a garanzia della vita comune.

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